I sopravvissuti al disastro aereo delle Ande, raccontato nel film di Juan Antonio Bayona, La società della neve, disponibile su Netflix, facevano pipì nera a causa della mancanza di cibo e acqua patita dopo lo schianto del velivolo su cui viaggiavano.
Nel disastro avvenuto nell’ottobre del 1972, che ha colpito il Fokker F27 della Fuerza Aérea Uruguaya, persero la vita 29 persone. Solo in 16 riuscirono a salvarsi, a seguito del devastante impatto a terra. In condizioni però disperate. Finite le limitatissime razioni di cibo, suddivise in maniera scrupolosa nei primi giorni, i sopravvissuti, giunti al limite della sopportazione, si cibarono del corpo delle persone morte.
Questo cambio repentino di dieta è stato un fattore decisivo per il cambio del colore dell’urina. In condizioni di salute, infatti, le urine sono di colore giallo, meglio ancora se trasparenti. Tuttavia, il colore può modificarsi a seconda dei cibi ingeriti (le barbabietole ad esempio le rendono rosa – rossastre) e più in generale a seconda dello stato di salute dell’organismo. In particolare, le urine marrone scuro-nero si hanno in caso di malattie del fegato, emolisi (distruzione patologica dei globuli rossi) e altre malattie ereditarie.
Tra i compiti del fegato, infatti, c’è la trasformazione degli alimenti assunti, oltre al metabolismo delle proteine e allo stoccaggio degli zuccheri. Attività nettamente compromesse nel caso dell’incidente sulle Ande. A questo si aggiunge anche la grave disidratazione sofferta. I sopravvissuti, infatti, non poterono dissetarsi, poiché la temperatura glaciale della neve impediva loro di consumarla in tempi rapidi. La mancanza di idratazione, allora, e di cibo appropriato si è ripercossa sul funzionamento dei loro organi interni, portando a delle urine nere-marrone scuro.