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Home » Spettacolo » Le cose che non ti ho detto è ispirato a una storia vera?

Le cose che non ti ho detto è ispirato a una storia vera?

Il film di William Nicholson con Annette Bening e Bill Nighy è legato profondamente alla vita del regista. Ecco come.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino5 Luglio 2024
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Le cose che non ti ho detto
Annette Bening e Josh O'Connor in una scena di Le cose che non ti ho detto (fonte: Vision Distribution)
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Le cose che non ti ho detto, film del 2018 diretto da William Nicholson è ispirato alla vera storia dei genitori. La pellicola, adattamento registico di una pièce teatrale di Nicholson, The Retreat from Moscow, racconta infatti del doloroso momento della separazione dei suoi, dopo un lungo matrimonio. E la conseguente crisi depressiva della madre, in seguito al divorzio.

Grace, interpretata da Annette Bening ed Edward (Bill Nighy) sono sposati da 29 anni e all’apparenza felici. Quando il figlio Jamie (Josh O’Connor) va a trovarli per il weekend, il padre gli fa una confidenza delicata. Gli comunica infatti che ha lasciato la madre, ora entrata in una profonda disperazione. Il ragazzo salverà per così dire la vita alla madre, aiutandola a non disintegrarsi.

Le cose che non ti ho detto protagonisti
I due protagonisti di Le cose che non ti ho detto (fonte: Vision Distribution)

Aveva la stessa età di Jamie, William, sceneggiatore di Il Gladiatore e Les Misérables, quando i genitori si separarono. Ciò ha avuto ripercussioni sulla vita di Nicholson, che non aveva mai messo in discussione l’unità della sua famiglia. Da bravo scrittore, però, trasformò quel materiale prima in uno spettacolo teatrale poi in un film. Ha spiegato in un’intervista ad INews:

“Mio padre mi disse ‘Sto per andarmene’. Ho pensato che fosse mio dovere essere lì, dare il mio contributo, proprio come fa Jamie. Mio padre si sentiva in colpa. Mi ha anche detto perché lo ha fatto e ho capito. Capivo perfettamente il punto di vista di tutti e due“.

Sul finire degli anni ’90 Nicholson fece leggere la pièce a entrambi i genitori. La madre, Hope, la trovava un po’ noiosa, salvo poi esplodere in lacrime una volta rivistasi a teatro. Il padre, invece, rimase un po’ freddo.

E anche in quel caso, Nicholson si sentì in colpa. Per non aver fatto abbastanza per aiutare la madre. E per aver spiattellato i segreti (e i dolori) di famiglia per la fama. Come spiegato in un’intervista al The Guardian.

Successivamente, i genitori sono entrambi morti. La madre Hope ha vissuto per gli ultimi 15 anni della sua vita con la famiglia del figlio, sposato con la scrittrice Virginia Bell dal 1988 e padre di tre figli.

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