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Home » Spettacolo » Luis Buñuel e quella scena shock dell’occhio tagliato in Un cane andaluso: come fu girata?

Luis Buñuel e quella scena shock dell’occhio tagliato in Un cane andaluso: come fu girata?

Una sequenza che ha fatto la storia del cinema e suscitò scalpore, ecco come fecero a girarla segnando per sempre il modo di "vedere" i film.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino1 Aprile 2025
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La sequenza del taglio dell'occhio in Un cane andaluso
La sequenza del taglio dell'occhio in Un cane andaluso (fonte: IFC Center)
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Un cane andaluso (Un chien andalou), il celebre cortometraggio surrealista del 1929 diretto da Luis Buñuel e scritto in collaborazione con Salvador Dalí, è noto per una delle sequenze più disturbanti della storia del cinema: il taglio dell’occhio di una donna. Questa scena, ancora oggi oggetto di analisi e discussione, fu concepita per scuotere lo spettatore e rompere ogni schema narrativo tradizionale. Insomma, un taglio simbolico che avrebbe rappresentato un cambio totale nel modo di vedere i film. Molto cruento.

La sequenza mostra un uomo (interpretato dallo stesso Buñuel) che affila un rasoio, per poi tagliare l’occhio di una donna, interpretata da Simone Mareuil. Per realizzarla senza infliggere danni reali, la troupe utilizzò un sofisticato trucco cinematografico: al posto di un occhio umano venne impiegato quello di un vitello morto, che aveva una consistenza e una forma simili a quelle di un occhio umano. Il passaggio tra il volto dell’attrice e quello dell’animale fu reso impercettibile grazie a un abile montaggio e all’uso di una dissolvenza.

La scena fu girata con un’illuminazione accurata per enfatizzare il contrasto tra il rasoio e la pelle, aumentando l’effetto disturbante dell’atto. L’idea di Buñuel e Dalí era di realizzare un’opera che non seguisse una trama logica, ma che evocasse immagini oniriche e irrazionali, in grado di colpire lo spettatore a livello subconscio.

L’impatto fu enorme e l’accoglienza positiva. Un cane andaluso divenne subito un simbolo del cinema d’avanguardia, segnando l’inizio della carriera di Buñuel e influenzando profondamente il linguaggio cinematografico. Non è un caso che, nonostante gli anni passati, e il fatto che il cinema, oggi, non abbia limiti nel racconto, quella sequenza ancora faccia “paura”.  E sia considerata un esempio di innovazione visiva e sperimentazione narrativa, dimostrando il potere evocativo del cinema surrealista.

Qui di seguito il film completo. Alcune sequenze, come quella di cui vi abbiamo parlato, potrebbero essere difficili da sostenere. Valutate con cura se vederlo o meno.

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