L’uomo della pioggia – The Rainmaker, film di Francis Ford Coppola, tratto dall’omonimo romanzo di John Grisham, finisce con Rudy che, vinta la causa contro Great Benefit, decide di interrompere la sua carriera da avvocato rifarsi una nuova vita lontano insieme a Kelly, e diventare docente di legge; il giovane, infatti, teme che per sopravvivere nella giungla dei tribunali, sarà costretto di giorno in giorno a trasformarsi e a diventare sempre più simile ai suoi cinici avversari. Inoltre, tutti i suoi sforzi si sono rivelati vani; la Great Benefit dichiarando bancarotta ha evitato di dover pagare il maxi risarcimento ai Black.
Rudy Baylor è un giovane neo-laureato in legge, alla ricerca dei primi incarichi da avvocato, che viene assunto come praticante presso l’importante studio Stone, il quale sta per intentare una causa contro la Great Benefit, importante compagnia di assicurazioni, per conto di Dot Black, madre del giovane Johnny, affetto da una grave forma di leucemia; la società, infatti, ha deciso di non pagare per un intervento chirurgico, il trapianto di midollo, che avrebbe potuto guarire il ragazzo. Dopo l’arresto di Stone per reati finanziari, Rudy decide di aprire un piccolo studio con l’amico e socio Deck Shifflet, e sceglie di perseguire in prima persona il caso Black. Di fronte si trova Leo Drummond, un principe del foro spietato e senza scrupoli, e la sua inesperienza sembra pregiudicare sin da subito l’esito del processo; la testimonianza della madre di Johnny si rivela infatti un boomerang.
Nel frattempo, Rudy, che ha ottenuto solo da pochi giorni l’abilitazione alla pratica forense, ha conosciuto Kelly, una timida giovane sposata con un marito violento, e se n’è subito innamorato; la donna non vuole lasciare il marito, per paura di ritorsioni, ed è spesso costretta a recarsi in ospedale a causa di fratture o altre lesioni. Una notte, però, Kelly, in pericolo di vita chiama il giovane in soccorso; Baylor arriva e salva la donna dalla furia del marito, uccidendolo con una mazza. Kelly decide di addossarsi tutta la colpa, ma verrà presto prosciolta da tutte le accuse, anche grazie all’abile patrocinio di Rudy.
Intanto il caso Great Benefit prosegue, e Baylor indaga su un’incongruenza; dalla lista dei testimoni è stata esclusa una certa Jane Lemancyzk, impiegata della Great Benefit dell’ufficio liquidazioni, che ha da poco rassegnato le dimissioni. Con l’aiuto dell’amico Deck, Rudy rintraccia la donna e scopre una verità sconvolgente: è prassi della Great Benefit respingere tutte le richieste di liquidazione delle sue polizze, fatte sottoscrivere a clienti poco abbienti con contratti capestro; successivamente alla prima lettera di diniego, il cliente ne riceveva altre, da almeno tre dipartimenti diversi, che sarebbero servite solo a far guadagnare tempo all’azienda, intenzionata a non pagare.
Rudy ha in mano la carta vincente, ma la deposizione della donna è un disastro; le prove documentali a corredo delle sue dichiarazioni vengono dichiarate inammissibili, e Drummond, durante il contro-interrogatorio, getta alla giuria il seme del dubbio sulle reali motivazioni di Lemancyzk, che ha accettato una buonuscita di 10.000 dollari per andarsene dall’azienda, dopo la fine di una relazione sessuale con il suo superiore. A quel punto, grazie a uno stratagemma, Deck riesce a far ammettere come prova la copia del manuale dei liquidatori che era stata assegnata alla donna; rispetto alla versione standard, la guida presenta una sezione aggiuntiva, definita sezione U. Durante l’interrogatorio dell’amministratore delegato della Great Benefit, Rudy svela alla giuria il contenuto del supplemento.
Al suo interno, infatti, si indica a tutti i liquidatori di respingere, in prima istanza, ogni singola richiesta di liquidazione delle polizze. Confrontando quanto scoperto con i registri della compagnia, Rudy presenta alla giuria il numero di polizze effettivamente riscosse dall’azienda; su un totale di 11462 richieste di liquidazione, ben 9141 sono state rifiutate. Nel corso dell’arringa conclusiva, Rudy mostra alla giuria una dichiarazione registrata di Johnny (nel frattempo morto a causa della malattia), il ragazzo conferma che, con il trapianto di midollo, le sue possibilità di sopravvivenza sarebbero salite vertiginosamente.
Arriva il momento del verdetto; la giuria impone alla Great Benefit un risarcimento di oltre 50 milioni; per Rudy è un trionfo, ma la gioia sarà di breve durata. Il mattino successivo, infatti, pressata da decine di altre cause simili, la Great Benefit dichiara bancarotta, in modo da poter evitare di pagare i danni alla signora Black; la donna, ricevuta la notizia, ringrazia Baylor per averla aiutata a smantellare l’odiosa società. Il film si conclude con Rudy che chiude alle sue spalle la porta d’ingresso del piccolo studio; il giovane infatti, ha deciso di rinunciare alla pratica forense, per paura di diventare, un giorno, uguale ai nemici che aveva scelto di combattere; si costruirà una nuova vita, insieme a Kelly, come docente di legge.
L’uomo della pioggia – The Rainmaker, è un film di Francis Ford Coppola, con Matt Damon (Rudy), Jon Voight (Leo), Claire Danes (Kelly), Danny DeVito (Deck), Mickey Rourke (Stone), Virginia Madsen (Jane) e Roy Scheider (l’amministratore delegato della Great Benefit).