Maledetta primavera, presentata a Sanremo 1981, è stato un clamoroso successo musicale di Loretta Goggi. La canzone arrivò al secondo posto del Festival e ancora oggi è considerata un classico della canzone italiana, molto amato e molto gettonato ai karaoke. Il significato del brano è nella leggerezza un po’ insidiosa della primavera, che porta voglia di storie d’amore e spensieratezza. Dopo aver avuto una breve storia con un uomo, una donna fatica a scrollarsi da dosso l’innamoramento e il pensiero di lui e si maledice per essersi lasciata coinvolgere in maniera troppo precipitosa.
Nella canzone, la Goggi rievoca lo scenario in cui si è consumata questa breve storia. Una “maledetta primavera” che arriva portando con sè la “voglia di stringersi” a qualcuno, situazioni spensierate, tra risate, vino bianco e canzoni. Un “imbroglio” nel quale l’interprete casca senza troppe resistenze. Una relazione vissuta come un sogno erotico che al risveglio la lascia “a mani vuote”, un rapporto fugace di cui resta poco, se non il ricordo di “carezze che non toccano il cuore”.
Alla fine della canzone, l’interprete, alla quale è bastata “un’ora” per innamorarsi, si augura di poter rivivere lo stesso coinvolgimento, magari con la primavera successiva. E in fondo si augura anche che l’uomo di cui si è innamorata, pensi a lei.
Loretta Goggi, in un’intervista a Rolling Stone, ha raccontato che di quando ha ascoltato la canzone per la prima volta “a casa di Bigazzi, a Firenze. Al pianoforte c’era Totò Savio, che era allora il mio produttore e l’autore delle mie canzoni negli anni ’70. Pensi che volevano cambiare la parola “maledetta. Ho detto “Assolutamente no! Trovo che abbia una forza proprio per questo!”. Nel raccontare questo aneddoto, Goggi ha spiegato anche il significato della canzone: “Non è che l’alternativa fosse “benedetta” eh! Loro trovavano la parola “maledetta” troppo forte, ma io la sentivo come un “mannaggia” rivolto alla fretta di amare, questa voglia di innamorarsi senza dare retta ai giudizi e alla razionalità al posto del cuore.”.
Sin dagli esordi Goggi è considerata una delle icone gay italiane più famose: “ne vado orgogliosa! Sono onorata di essere un’icona gay. Ho festeggiato anche i 25 anni con l’Arcigay di Milano al teatro Strehler.”