Nella valle di Elah finisce con Hank che, raccogliendo le cose di Mike, si scusa con Ortiz, che è stato congedato con onore. Ossessionato dall’ultima conversazione con il figlio, dopo che Mike aveva investito un bambino iracheno che giocava sulla strada, Hank ringrazia Sanders e torna a casa. Scopre che Joan ha aperto il pacco di Mike, che contiene una foto della sua squadra e una bandiera ripiegata. Tornando al pennone della scuola locale, Hank decide di issare la bandiera del figlio capovolta.
Hank fa spedire a casa i resti del figlio e Penning aiuta a far ripartire il suo camion, ricordando Mike. Sanders confronta la calligrafia di Penning con la firma sull’ultimo estratto conto della carta di credito di Mike e capisce che Penning, Bonner e Long hanno ucciso Mike e poi hanno usato la sua carta di credito al ristorante. Penning si è già fatto avanti e ha ottenuto un patteggiamento ma, su insistenza di Sanders, lei e Hank ascoltano la sua confessione di persona: ammette di aver accoltellato Mike dopo un litigio apparentemente insignificante. Hank gli chiede di un video in cui Mike tortura un ribelle prigioniero e Penning, emotivamente distante, spiega: “Tutti facciamo cose stupide“. Afferma inoltre che chiunque avrebbe potuto morire in quella lite o in un’altra simile, e che Mike “era quello intelligente [e che] riusciva a vedere“, sottintendendo così che Mike potrebbe aver causato l’aggressione a se stesso a causa di uno sconforto nichilista e della consapevolezza dell’incapacità del gruppo di riadattarsi alla vita civile.
Nella valle di Elah è un film drammatico americano del 2007 scritto e diretto da Paul Haggis. Il film è interpretato da Tommy Lee Jones, Charlize Theron e Susan Sarandon. Il titolo si riferisce alla valle biblica dove si svolse la battaglia tra Davide e Golia.
Il film è basato su eventi reali, anche se i nomi dei personaggi e i luoghi sono stati cambiati. La sceneggiatura è stata ispirata da “Death and Dishonor” del giornalista Mark Boal, un articolo sul caso di omicidio pubblicato dalla rivista Playboy nel 2004.
La trama della pellicola è incentrata sulla ricerca del figlio da parte di un padre militare e, dopo il ritrovamento del corpo, la successiva caccia agli assassini del figlio. Il film esplora temi quali la guerra in Iraq, gli abusi sui prigionieri e il disturbo da stress post-traumatico.