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Home » Spettacolo » No, “Suonala ancora, Sam” non è una battuta di Casablanca (anche se lo crediamo)

No, “Suonala ancora, Sam” non è una battuta di Casablanca (anche se lo crediamo)

Strano destino quello di una delle battute più belle della storia del cinema... Che in Casablanca, però, non è mai stata detta!
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino27 Novembre 2024
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I due protagonisti di Casablanca
I due protagonisti di Casablanca (fonte: Warner Bros.)
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Casablanca è uno dei film più iconici della storia del cinema, ma è anche al centro di uno dei più grandi equivoci culturali. La frase “Suonala ancora, Sam” non c’è nel copione. Eppure, tutte e tutti pensiamo che sia stata pronunciata. Perché? L’errore si è radicato nella memoria collettiva grazie al titolo di un’opera di Woody Allen che ha alimentato la confusione.

La celebre scena si svolge al Rick’s Café Américain, dove Ilsa (Ingrid Bergman) rivede Sam (Dooley Wilson), il pianista del locale, e gli chiede di suonare una canzone speciale, As Time Goes By, che le riporta alla memoria il suo amore per Rick (Humphrey Bogart). Le sue parole esatte sono: “Play it, Sam. Play ‘As Time Goes By’” (Suonala, Sam. Suona As Time Goes By). Tutto qui.

Una scena di Casablanca
Una scena di Casablanca (fonte: Warner Bros.)

La confusione? Colpa di Woody Allen e della sua pièce teatrale Play It Again, Sam, in italiano Provaci ancora, Sam, che poi sarebbe diventata l’omonimo cult movie del 1972. Una commedia che rielabora la battuta di Casablanca, dando il la al qui pro quo. Nel film di Allen, il critico cinematografico Felix prova a ricostruire la sua vita sentimentale dopo il divorzio, grazie alle apparizioni del suo guru-mentore Humphrey Bogart. Scopre di amare, ricambiato, la moglie del suo migliore amico, ma come Rick e Ilsa in Casablanca, il loro amore non sboccerà mai. Ecco spiegato il fraintendimento.

E dire che la canzone non avrebbe dovuto esserci nel capolavoro di Michael Curtiz del 1942. Il compositore Max Steiner avrebbe voluto sostituirla con un suo brano. Tuttavia, toglierla si sarebbe rivelata troppo costoso. Le scene erano già state girate, con la canzone, e Ingrid Bergman aveva già tagliato i capelli per il film successivo, Per chi suona la campana. Quindi sarebbe stato impossibile rifare tutto daccapo. Fortunatamente, il produttore Hal B. Wallis decise di mantenere la canzone, che è diventata una delle più amate della storia del cinema.

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