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Home » Spettacolo » Perché i Police si chiamarono così? Il motivo è legato al loro batterista

Perché i Police si chiamarono così? Il motivo è legato al loro batterista

Il significato dietro il nome della leggendaria band di Sting, tra provocazione, strategia e rivoluzione culturale.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti28 Maggio 2025
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I Police durante gli anni di maggior successo
I Police durante gli anni di maggior successo - Fonte: Mojo Magazine
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Nel panorama del rock internazionale, pochi nomi evocano gli anni ’80 con la stessa intensità dei Police. Con il loro sound inconfondibile, nato da una miscela esplosiva di rock, reggae, punk e new wave, la band ha segnato un’epoca e influenzato generazioni di musicisti. Ma dietro al successo planetario di brani come Every Breath You Take o Roxanne, c’è una domanda curiosa che molti si pongono: perché i Police hanno deciso di chiamarsi così? La risposta, sorprendentemente semplice, affonda le radici nella Londra degli anni ’70 e nella visione creativa del loro fondatore, Stewart Copeland.

Il nome Police nasce nel 1977, un anno chiave per la nascita del punk rock britannico. Copeland, batterista statunitense trasferitosi a Londra, ha da poco lasciato la band prog rock Curved Air per creare un gruppo in grado di cavalcare l’onda del nuovo fermento musicale, ma con una marcia in più. Ed è proprio lui a scegliere il nome, ispirandosi all’estetica della repressione e dell’autorità, temi ricorrenti nella cultura punk di quegli anni. Il nome, infatti, ha una sonorità forte, diretta, provocatoria e,  soprattutto, è facilissimo da ricordare.

I Police nella copertina del loro omonimo album/antologia del 2007
I Police nella copertina del loro omonimo album/antologia del 2007 (fonte: Rolling Stone)

Ma dietro questa scelta si cela anche una strategia più sottile. Il termine police, ossia polizia, è uno dei pochi vocaboli inglesi compresi in tutto il mondo, essendo usato anche in molte altre lingue. Questo lo rende internazionale, riconoscibile ovunque. In un’epoca in cui le band cercano visibilità globale, dunque, questo rappresenta un vantaggio competitivo non da poco. Inoltre, si presta benissimo a un’estetica grafica d’impatto, come dimostrano le prime locandine dei concerti, spesso giocate sui colori nero e giallo, tipici dell’iconografia da polizia.

Il paradosso è che, nonostante il nome, i Police non hanno mai avuto nulla a che fare con l’autorità o il controllo. Al contrario, la loro musica spesso ha parlato di alienazione, amore tormentato, critica sociale. Il nome, invece, per contrasto, ha alimentato un’identità ambigua e affascinante che li ha resi subito riconoscibili. Nel giro di pochi anni, dunque, i Police conquistano la scena musicale internazionale. Il trio, composto da Sting, Stewart Copeland e Andy Summers, pubblica cinque album in studio, vendendo milioni di dischi e riempiendo stadi in tutto il mondo. Almeno fino a quando hanno deciso di sciogliersi nel 1986, all’apice del successo, lasciando un’eredità musicale ancora viva oggi.

 

 

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