ll nome Thunderbolts* ha origini affascinanti, radicate sia nella storia editoriale dei fumetti Marvel che nelle recenti interpretazioni cinematografiche. Nei primi, ad esempio, i Thunderbolts sono un gruppo di supercriminali che si spacciano per eroi, guidati inizialmente dal Barone Zemo. Il nome Thunderbolts, dunque, richiama l’idea di forza e impatto improvviso, simile a un fulmine. Aspetto che è stato ripreso nel Marvel Cinematic Universe, visto che la squadra è composto da personaggi come Yelena Belova, Bucky Barnes, Red Guardian, Ghost, Taskmaster e U.S. Agent, tutti con un passato oscuro e complesso. Da dove nasce allora il nome, almeno nell’ultimo film del MCU? Si riferisce al nome della squadra di calcio dove Yelena giocava da piccola (in porta). Un team non particolarmente eccelso, passato alla storia perché una delle giocatrici se l’era fatta sotto in campo.

Ma come nasce invece l’asterisco e per quale motivo è stato inserito? Questo elemento è stato oggetto di non poche speculazioni in fase di marketing. Un poster ufficiale giapponese del film, però, ha fornito una possibile spiegazione, Accanto al titolo, infatti, una nota recita “Gli Avengers non sono disponibili”. Questo suggerisce che i Thunderbolts siano una squadra formata in assenza degli Avengers, composta da individui non convenzionali chiamati a colmare il vuoto lasciato dai Vendicatori. l simbolo, dunque, indica una nota a piè di pagina, un richiamo al fatto che questi eroi non sono una versione classica, ma alternativa e decisamente più ambigua.
In questo modo l’asterisco nel titolo Thunderbolts non è un semplice elemento stilistico, ma un simbolo carico di significato che, oltretutto, dovrebbe celare anche il vero nome attribuito ai questi nuovi Avengers. Esso evidenzia l’attenzione di Marvel nel costruire una narrazione coerente e ricca di sfumature, capace di sorprendere e coinvolgere il pubblico nella costruzione di un universo alternativo.