Elvis Presley tenne la sua ultima esibizione pubblica il 26 giugno 1977, alla Market Square Arena di Indianapolis (Indiana), davanti a circa 18.000 fan. Nonostante un evidente declino fisico, la sua voce potente, i classici intramontabili e i rituali in diretta, come lanciare sciarpe al pubblico, trasformarono quella serata in un addio indimenticabile.
Elvis arrivò alla Market Square Arena con un fisico visibilmente appesantito e la voce in qualche modo affaticata, ma l’energia in scena e l’emozione che suscitò furono ancora forti . Il concerto si aprì con grandi successi come “See See Rider”, “Jailhouse Rock” e “Hound Dog” e si chiuse simbolicamente con “Can’t Help Falling in Love”, un classico che divenne la sua ultima esibizione ufficiale davanti al pubblico.
Dopo quel live, Elvis tornò nella sua casa mauseleo di Graceland, dove morì improvvisamente il 16 agosto dello stesso anno, all’età di 42 anni. La sua ultima apparizione televisiva, invece, risale al 21 giugno 1977, durante uno speciale registrato dalla CBS a Rapid City, poi trasmesso postumo in ottobre.
Il programma, accompagnato da un album di successo – che raggiunse il quinto posto in classifica Billboard – documentò Elvis in una fase conclusiva, afflitto da problemi di peso, stress e dipendenze farmacologiche.
In quelle registrazioni emergono momenti toccanti: “My Way” fu eseguita con difficoltà, con Elvis che consultava il foglio con il testo, mentre in “Are You Lonesome Tonight?” si notano impreviste pause e ripensamenti. Nonostante queste imperfezioni, gli spettatori – sia in studio che a Indianapolis – risposero con emozione, applaudendo.
Queste esibizioni, insieme alle registrazioni live in Michigan – il 24 e 25 aprile – costituirono le ultime tracce disponibili per l’album Moody Blue, pubblicato pochi mesi prima della sua morte.