La terza stagione di Bridgerton sta spopolando in queste ore su Netflix. E il motivo del successo è presto spiegato. Ci sono vagonate di romanticismo e sensualità e anche una cura maniacale del look “regency”. Prendete la protagonista, Penelope, interpretata da Nicola Coughlan. La sua trasformazione nella fulva signorina Featherington è il frutto di un paziente lavoro di trucco e parrucco curato dalla hair and makeup artist della serie, Erika Okvist. La quale ha rivelato al magazine Allure che il valore delle parrucche si aggira intorno agli 8 mila euro. Ma ce ne sono alcune il cui prezzo sale anche del doppio. Tanto, insomma.
Coughlin ne ha indossate ben sette durante le riprese. Una scelta dovuta ad esigenze pratiche, visto che non sarebbe stato possibile acconciarla in tre modi diversi all’interno della stessa giornata. Nel video che vi mostriamo qui, pur accelerato, si nota la perizia di truccatori e parrucchieri all’opera per la creazione della deliziosa protagonista della season 3.
Visualizza questo post su Instagram
E Penelope è un personaggio a cui il pubblico si è affezionato da subito. Nell’arco delle stagioni abbiamo assistito alla trasformazione da ragazzina un po’ goffa, imprigionata in abiti infantili che non la mettevano in risalto, a donna più certa della sua sensualità e personalità.
Oltre alla famigerata scena della carrozza, infatti, una sequenza chiave di questa prima parte della stagione 3 è proprio la visita dalla modista. Con la quale la giovane Featherington discute il suo cambio look. Che va di pari passo con la sua evoluzione personale.
Quindi, Penelope non conquista Colin solo perché le piace, ma anche per liberarsi dal pesante giogo materno che vorrebbe imprigionarla per sempre in casa, alla stregua di una governante.
Ed ecco quindi una palette di colori più adatta a lei e capelli (quindi parrucche) molto eleganti e femminili, con onde morbide. Quasi come fosse una Jessica Rabbit ante litteram. Perché, come dice la taglione della terza stagione di Bridgerton, “Anche il fiore più timido prima o poi sboccia“.