La sceneggiatura di Richard Curtis e un giovane Hugh Grant. Ecco il segreto del finale ironico e romantico di Quattro matrimoni e un funerale. Il film finisce con Charles che, dopo aver lasciato Henrietta “faccia di culo” sull’altare, deve far fronte ad una vera e propria bufera. Gli amici, però, fanno in tempo a portarlo a casa per riparare ferite morali e fisiche.
Con un occhio tumefatto a causa dell’ira della sposa abbandonata, però, riceve la visita di Carrie (Andie MacDowell), la donna di cui è veramente innamorato. Così, sotto la pioggia battente di una mattinata londinese, i due si dichiarano il loro amore. Ed è in quel momento che Charles da vita ad una proposta dal romanticismo insolito, chiedendo a Carrie di “non sposarlo per il resto della vita”. Un’opzione che lei, ovviamente, accetta perché per loro l’amore non ha bisogno di riconoscimenti.
Diretto da Mike Newell nel 1994, questa commedia romantica riceve immediatamente il consenso internazionale, diventando un inaspettato successo al botteghino. In effetti Quattro matrimoni e un funerale è una piccola produzione realizzata in sole sei settimane di lavoro e con un budget inferiore ai tre milioni di dollari. Il ritorno economico, ovviamente, è rivelante, pari a $ 245,7 milioni.
Oltre a questo, poi, la popolarità personale di Hugh Grant ottiene un’impennata improvvisa. L’attore, infatti, riceve il Golden Globe come miglior attore per un film commedia e il BAFTA. Per festeggiare i 25 anni di Quattro matrimoni e un funerale, poi, Richard Curtis ha riunito il regista Newell e il cast originale per un corto, sequel del film, intitolato One Red Nose Day and a Wedding. Il corto è andato in onda nel Regno Unito, Venerdì 15 marzo 2019, proprio durante il Red Nose Day. Nel cast storico del film, insieme a Hugh Grant, ricordiamo anche Andie MacDowell, James Flee, Simon Callow, John Hannah e Kristin Scott Thomas nei panni della pungente e sarcastica Fiona.