Roberta Flack è stata una cantante, pianista e cantautrice statunitense tra le più note della musica black. Si è spenta nelle scorse ore all’età di 88 anni a seguito dell’aggravarsi della Sclerosi Laterale Amiotrofica. La sua voce resterà per sempre collegata alla bellissima “Killing Me Softly”, riportata al successo negli anni ’90 dai Fugees di Lauryn Hill.
E dire che la canzone non era nemmeno sua. I compositori Charles Fox e Norman Gimbel, che l’avevano composta ispirati dal romanzo di Julio Cortázar, “Il gioco del mondo”, l’avevano infatti affidata alla jazzista Lori Lieberman. Come ha fatto allora Flack a conquistarla e portarla al successo? Galeotto fu un volo dell’American Airlines New York-Los Angeles dove il pezzo veniva trasmesso grazie a un accordo commerciale con la casa discografica.
Flack durante il viaggio lo ascolta rapita, appuntandosi le parole di quel testo così appassionato che parlava di un uomo che sa “uccidere” (metaforicamente) con una canzone, colpendo dritto al cuore. Decide così di volerlo per sé. Così, scrive a Fox e si propone a lui.
Il resto lo fa l’incontro a L.A. tra lo stesso autore e Roberta che canta la sua canzone in maniera meravigliosa. Roberta Flack vince cinque Grammy Awards e numerosi riconoscimenti per “Killing Me Softly”.
Flack, nata il 10 febbraio 1937 a Black Mountain, nella Carolina del Nord, sotto il segno dell’Aquario, è stata un enfant prodige del pianoforte. E sin da ragazzina aveva sviluppato una tecnica vocale raffinata. Il suo talento le valse una borsa di studio musicale per la Howard University all’età di soli 15 anni.
Dopo la laurea, ha iniziato a insegnare musica, ma la sua passione per l’esibizione la portò presto nei club di Washington, D.C. Qui conobbe il musicista jazz Les McCann, il quale le fece ottenere un contratto con l’Atlantic Records. Fino a quando nella sua vita non arrivò “Killing Me Softly”.