Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Spettacolo » Scusa ma ti chiamo amore, il faro del film dove si trova?

Scusa ma ti chiamo amore, il faro del film dove si trova?

Scopriamo dove si trova il faro del film Scusa ma ti chiamo amore, con Raoul Bova e Michela Quattrociocche. Ecco le foto e i video.
Simone FrigerioDi Simone Frigerio19 Luglio 2023
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
Faro di Capo Miseno
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

Il faro del film Scusa ma ti chiamo amore, si trova nella frazione di Capo Miseno, comune di Bacoli, nella zona dei Campi Flegrei, a ovest di Napoli. Il Faro di Capo Miseno risale al 1800, ma fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e poi ricostruito. Nel film è la dimora scelta da Alex (Raoul Bova) pubblicitario, per rimettere insieme la sua vita. E sarà proprio qui, che al termine del film, dopo una lunga attesa si consacrerà il suo amore con Niki (Michela Quattrociocche), attraverso un lungo e appassionato bacio.

Il faro si compone di una torre cilindrica, dotata di lanterna, alta circa quattro metri, accompagnata a una terrazza, adiacente a una costruzione a suo tempo adibita ad abitazione del guardiano. Ora l’operatività del faro è completamente automatizzata, ed è in capo alla Marina Militare. La lanterna, posta a un’altezza di 80m sul livello del mare, si rende visibile nottetempo, fino a una distanza di sedici miglia marine (circa 30km), grazie all’emissione di due flash lampeggianti, posti a dieci secondi di distanza l’uno dall’altro.

Eretto nell’anno 1800 per facilitare la navigazione all’interno del canale di Procida, attorno a una preesistente torre di età rinascimentale, ultima rimasta dei 366 bastioni ordinati dal Viceré di Napoli a difesa degli attacchi turchi, e reso operativo nel 1869, il Faro, dopo circa un quarantennio di piena attività, nel primo decennio del Novecento subì importanti opere di riammodernamento, in concomitanza con l’istituzione dell’Ispettorato dei Fari, voluta da Re Vittorio Emanuele II, che aveva la sua sede centrale proprio a Napoli.

Nel 1943 fu completamente distrutto da bombardamenti tedeschi; dal 1948, anno in cui fu completata la ricostruzione, ha assunto l’aspetto odierno; la costruzione si affaccia sulle isole di Ischia e Procida, ed è attorniato da un lungo sentiero turistico, recentemente riaperto al pubblico dopo lavori di restauro e manutenzione durati alcuni anni. Al contrario del sentiero che lo cinge, il Faro non è visitabile, se non in occasione di periodiche visite guidate organizzate dall’ente gestore.

 

In primo piano
Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

The Blues Brothers

Tutti i grandi della musica R&B in The Blues Brothers

20 Giugno 2025
La locandina de "Lo Squalo" (Jaws), uscito il 20 giugno 1975

Lo squalo compie 50 anni e Steven Spielberg chiede scusa alle creature marine

20 Giugno 2025
John Williams e Steven Spielberg

John Williams ha davvero ‘rubato’ a Stravinsky per la colonna sonora di Lo Squalo? Quei due accordi sono epici

20 Giugno 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.