Il faro del film Scusa ma ti chiamo amore, si trova nella frazione di Capo Miseno, comune di Bacoli, nella zona dei Campi Flegrei, a ovest di Napoli. Il Faro di Capo Miseno risale al 1800, ma fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e poi ricostruito. Nel film è la dimora scelta da Alex (Raoul Bova) pubblicitario, per rimettere insieme la sua vita. E sarà proprio qui, che al termine del film, dopo una lunga attesa si consacrerà il suo amore con Niki (Michela Quattrociocche), attraverso un lungo e appassionato bacio.
Il faro si compone di una torre cilindrica, dotata di lanterna, alta circa quattro metri, accompagnata a una terrazza, adiacente a una costruzione a suo tempo adibita ad abitazione del guardiano. Ora l’operatività del faro è completamente automatizzata, ed è in capo alla Marina Militare. La lanterna, posta a un’altezza di 80m sul livello del mare, si rende visibile nottetempo, fino a una distanza di sedici miglia marine (circa 30km), grazie all’emissione di due flash lampeggianti, posti a dieci secondi di distanza l’uno dall’altro.
Eretto nell’anno 1800 per facilitare la navigazione all’interno del canale di Procida, attorno a una preesistente torre di età rinascimentale, ultima rimasta dei 366 bastioni ordinati dal Viceré di Napoli a difesa degli attacchi turchi, e reso operativo nel 1869, il Faro, dopo circa un quarantennio di piena attività, nel primo decennio del Novecento subì importanti opere di riammodernamento, in concomitanza con l’istituzione dell’Ispettorato dei Fari, voluta da Re Vittorio Emanuele II, che aveva la sua sede centrale proprio a Napoli.
Nel 1943 fu completamente distrutto da bombardamenti tedeschi; dal 1948, anno in cui fu completata la ricostruzione, ha assunto l’aspetto odierno; la costruzione si affaccia sulle isole di Ischia e Procida, ed è attorniato da un lungo sentiero turistico, recentemente riaperto al pubblico dopo lavori di restauro e manutenzione durati alcuni anni. Al contrario del sentiero che lo cinge, il Faro non è visitabile, se non in occasione di periodiche visite guidate organizzate dall’ente gestore.