The Conjuring – Per ordine del Diavolo è un film tratto da una storia vera accaduta nel 1981 ad Arne Johnson, reo confesso dell’omicidio di Alan Bono, suo proprietario di casa. Il caso è passato alle cronache per aver formulato un precedente nella storia legale americana, dal momento che, per la prima volta, un avvocato ha difeso un suo cliente basandosi sulle presunte prove di una condizione di influenzamento psicologico provocata da una possessione demoniaca al momento del reato contestato.
A essere chiamati a indagare a proposito di questo presunto caso di possessione demoniaca furono i coniugi Ed e Lorraine Warren. Tale vicenda è confluita in The Conjuring – Per ordine del Diavolo, terzo capitolo della celebre saga diretta da James Wan (sebbene questo sia l’unico capitolo della trilogia in cui Wan non si è occupato della regia). Il caso è stato narrato con dovizia di particolari nel film, che non presenta particolari differenze con quanto accaduto realmente, al netto di qualche aggiunta narrativa per rendere il tutto più spettacolare e perché di fatto il processo ad Arnie non viene raccontato nel film, ma ci vengono esplorati solo i fatti che lo anticiparono.
Arne Johnson fu condannato a espiare dai 10 a 20 anni di prigione per omicidio colposo di primo grado, dei quali scontò solo 5 anni. Sia nella realtà che nel film, il protagonista della vicenda viene accusato di aver ucciso il suo padrone di casa (Alan Bono nella vita reale, Bruno Sauls nel film) pochi mesi dopo essere stato posseduto da un demone che per ultimo aveva preso dimora nell’undicenne David Glatzel.
Con Arne sotto processo, i Warren scoprono le origini del demone che ha posseduto David e Johnson. Ben presto capiscono che la possessione è stata causata da un totem lasciato da un occultista che era un membro devoto dei Discepoli dell’Ariete. I Warren consultano un loro contatto, un ex prete di nome Kastner. Ben presto apprendono che per spezzare la maledizione che ora affligge Arne, i due devono distruggere l’altare appartenente all’occultista che ha lanciato la maledizione.
A differenza di come si vede nel film (di cui abbiamo parlato nella nostra spiegazione del finale di The Conjuring – Per ordine del Diavolo), però, nella realtà i Warren sostenevano che Arne Johnson non fosse posseduto soltanto da un demone ma bensì da 43. Come riportato da Inverse, inoltre, la sequenza dell’omicidio è stata rimpolpata perché l’omicida sosteneva di non ricordare assolutamente nulla. A questo proposito, il regista ha dichiarato: “Questo è davvero un evento straordinario nella sua vita e quindi bisogna immaginare che qualcosa lo abbia messo in uno spazio mentale che lo ha distaccato dalla realtà”.
Infine, un membro della famiglia Glatzel (la famiglia cui appartiene la moglie di Arne Johnson) che non appare nel film, Carl Glatzel Jr, contesta la veridicità dell’intera storia. L’uomo dichiarò che la storia della possessione demoniaca era un’invenzione dei coniugi Warren per pubblicizzare la loro attività, sfruttando la disabilità mentale di Johnson e la debolezza emotiva della famiglia dovuta alla situazione dell’epoca.