Avi Silverberg, che ha partecipato a una gara femminile di sollevamento pesi, vincendola, perché si sarebbe iscritto sostenendo di sentirsi donna – ma in realtà è cisgender – è un ex atleta e allenatore di sollevamento pesi, medaglia di bronzo nel 2010 ai Campionati Mondiali di Panca Piana svoltisi in Texas. Ritiratosi dall’attività agonistica, è stato coach della selezione nazionale canadese di sollevamento pesi e come responsabile tecnico della squadra nazionale, ha partecipato a più di 4500 sollevamenti. Laureato in Scienze Motorie, con una specializzazione in sollevamento pesi, Silverberg tiene un blog dedicato a questo sport ed è cofondatore di una piattaforma online di aggiornamento rivolta ad atleti e allenatori, per migliorare le prestazioni sportive. Silverberg ha un profilo Instagram in cui condivide la sua passione per l’alpinismo e le escursioni.
Il suo nome è sulla bocca di tutti da qualche giorno, a seguito di un video, diventato virale, in cui lo si vede competere in una gara di panca piana in Canada, riservata a concorrenti donne, battendo senza alcuno sforzo, con 157kg sollevati, il precedente record regionale della specialità, stabilito dall’atleta transessuale Anne Andres, che si fermò a 125 kg durante i Western Canadian Championships dell’agosto scorso. Sebbene non vi siano state dichiarazioni ufficiali da parte di Silverberg, che ha rifiutato tutte le richieste d’intervista ricevute da vari giornali, il significato del suo gesto sembra ormai chiaro
🏋️♂️ Team Canada powerlifting coach, Avi Silverberg just broke the Alberta WOMEN’s bench press record in the 84+ kg category at the “Heroes Classic.”
Former record holder, trans-identifying male, Anne Andres had a front row view as Silverberg mocked the discriminatory CPU policy… pic.twitter.com/ajhUJPB4gc
— ICONS (@icons_women) March 27, 2023
L”atleta, infatti, iscrivendosi a una competizione riservata alle donne, ha voluto protestare platealmente contro il regolamento interno della Federazione Canadese di Sollevamento Pesi, che permette a qualunque atleta di indicare liberamente il sesso con cui desidera essere identificato, e quindi gareggiare; non sono quindi necessarie attestazioni del livello di testosterone o altre discriminanti, come invece avviene per altri sport. La regola, presente dal febbraio scorso, è stata inserita per facilitare la partecipazione alle competizioni di atleti transessuali, che abbiano completato o meno il processo di transizione. Il regolamento prevede infatti che
“a ciascun individuo è concessa l’iscrizione nelle competizioni riservate al sesso con cui detto individuo si identifica, senza che vi sia la richiesta di divulgazione di informazioni personali, diverse da quelle normalmente richieste agli atleti cisgender. Non si fa altresì obbligo al soggetto di sottoporsi a terapia ormonale o interventi chirurgici”.
La Federazione richiede ad ogni modo l’esibizione di un documento di identità con foto allegata, prima dell’inizio di ogni competizione; non è chiaro se Silverberg abbia effettivamente mostrato un documento prima di procedere al sollevamento. Il video della performance è stato divulgato su Twitter dalla ICONS, un’associazione no profit che tutela i diritti delle donne nello sport. All’interno del video, è possibile vedere Anne Andres, presente all’evento, che si muove nervosamente osservando Silverberg.
Qualche giorno dopo, Anne Andres ha detto la sua sull’accaduto attraverso alcune storie Instagram, definendo Silverberg un “bigotto” e un “codardo”: Andres, che ha iniziato il processo di transizione vent’anni fa e si è sottoposta ad interventi chirurgici, ha ribadito la sua appartenenza nella didascalia di un post: “Io ho avuto il permesso di gareggiare da ogni avversario che abbia mai incrociato in piattaforma. Io tengo alle donne nello sport, proprio perché sono una donna”