La Coppa Cobram 2023 torna domenica 23 aprile a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, dopo quattro anni di pausa. E sarà l’occasione per celebrare uno dei momenti più iconici di tutta la saga di Fantozzi. La famigerata corsa ciclistica, infatti, è tra le parti cult di Fantozzi contro tutti, terzo capitolo del ciclo di film dedicati al leggendario impiegato italiano, diretto nel 1980 da Neri Parenti e Paolo Villaggio.
Il percorso della Coppa Cobram non andrà dalla cima del Diavolo alla Trattoria al Curvone, ma partirà dalla centrale piazza Cappelletti a Desenzano. Saranno premiati i costumi migliori. Con somma gioia del signor Bresciani che per l’occasione diventerà l’inflessibile Cobram. “Sono cresciuto con Fantozzi e sono felice che la Coppa Cobram possa ripartire, per tornare a promuovere la storia del nostro cinema e della bicicletta anche tra i giovani“, ha spiegato. Altro che calcio.
Nata dieci anni fa dall’intuizione di Mauro Bresciani, titolare di un negozio di biciclette a Desenzano, la corsa amatoriale e non competitiva è alla settima edizione. Un arco di tempo che mostra alla perfezione l’interesse popolare nei confronti di una manifestazione sportiva sì, ma con un occhio rivolto al cinema.
Ma cos’è la Coppa Cobram? Voluta dal crudele Megadirettore Ereditario Dottor Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc Visconte Cobram (interpretato da Paul Müller), la Coppa Cobram era una massacrante corsa ciclistica. Una vera tortura per tutti gli impiegati (Fantozzi e Filini in testa). I quali cercavano con ogni mezzo possibile, comprese improbabili telefonate con accento svedese, di evitare il massacro. Se non ci credete, guardate qui.
Così, se Calboni si fece ingessare pur di non partecipare al tour de force, tutti gli altri travet dovettero cedere ai capricci di Cobram, montando sulla bici rigorosamente alla bersagliera (con o senza sellino, non importa). Alla fine, dopo l’eliminazione di ogni singolo corridore, Fantozzi sembrò avere la meglio sui rivali, sfruttando il potere della “bomba”, salvo poi finire direttamente in un carro funebre.
Fin qui il cinema. Domenica prossima non ci sarà alcun carro funebre ad attendere i partecipanti al traguardo. Al contrario, tutti saranno chiamati a gareggiare col sorriso sulle labbra, correndo su biciclette storiche, d’epoca o in stile vintage. Meglio se con mise fantozziane (mutande ascellari e visiere del casino di Saint-Vincent per capirci).