Tra i campi di Trigoria si è consumato uno scandalo che non ha nulla a che fare con il calcio ma molto con la violazione della privacy. sembrerebbe, infatti, che un calciatore della Primavera della Roma abbia chiesto in prestito il cellulare ad una dipendente per chiamare il suo agente. Il ragazzo, però, non si è limitato a questo ma, piuttosto, ne ha approfittato per scorrere foto e video. Tra questi, in particolare, sembra averne trovato uno dalle atmosfere intime dove la ragazza si riprende con il proprio fidanzato.
Chiunque avrebbe chiuso il video e riconsegnato il cellulare. Tranne il calciatore che, invece, ha deciso di condividerlo per un numero non ben precisato di volte. Ovviamente la questione è arrivata nelle sfere più alte con tanto di pentimento e relative lacrime di coccodrillo, scaturite soprattutto dai commenti ricevuti sotto il video.
Quello che stupisce veramente, però, è la decisione da parte della società di andare ad interrompere il rapporto di lavoro con l’impiegata, nonostante durasse da oltre dieci anni e, soprattutto, non considerando minimamente il torto subito.
Ovviamente la questione non è destinata a finire così. L’ex impiegata, infatti, si è già affidata ad un avvocato che ha iniziato a ricomporre l’avvenimento con il club. In sintesi si contesta di non aver difeso la ragazza e, anzi, di averla indirettamente “accusata” per un comportamento privato che, invece, è stato violato da altri.
Nel caso, poi, non si riuscisse a trovare un accordo, la possibilità è di finire in tribunale, visto che la ragazza è ben decisa a denunciare l’accaduto.