Jannik Sinner ha conquistato per il secondo anno consecutivo il Six Kings Slam a Riad, dominando Carlos Alcaraz in una finale che ha messo in mostra il suo tennis più spettacolare. Ma è stato proprio lo spagnolo, al termine del match, a regalare una delle dichiarazioni più significative della serata, fotografando perfettamente il livello di gioco espresso dall’azzurro.
“Ti piace davvero quando gioca così bene contro di te?”, hanno chiesto ad Alcaraz durante l’intervista post-partita. La risposta del campione spagnolo non si è fatta attendere: “Non molto”, ha ammesso ridendo. “A volte sembra di giocare a ping pong, non è divertente stare dall’altra parte della rete. Quando gioca così bene mi fa arrabbiare! Ma mi dà ancora più motivazione per allenarmi e migliorare”.
Parole che rendono perfettamente l’idea della velocità e della precisione con cui Sinner ha gestito gli scambi, lasciando poco spazio di manovra al suo rivale. In palio c’era un assegno da 6 milioni di dollari, ma al di là dell’aspetto economico, la finale ha confermato ancora una volta la crescita costante dell’altoatesino e l’intensità di una rivalità che sta caratterizzando il tennis mondiale.
Visualizza questo post su Instagram
Ma ciò che emerge con forza dalle interviste di entrambi i giocatori è la dimensione umana del loro rapporto. “È sempre bello condividere il campo con Carlos”, ha detto Sinner. “Lui e la sua squadra hanno fatto un lavoro incredibile per tutta la stagione: ha lavorato duro, vincendo un titolo dopo l’altro. Lo ringrazio per avermene lasciato uno… È bello avere una rivalità che ti spinge a migliorarti. Ma è ancora più importante l’amicizia che abbiamo fuori dal campo“.
Alcaraz ha confermato questa visione, rivelando dettagli inediti sul loro rapporto: “Mi capita di scrivergli per sapere come sta o per congratularmi. Abbiamo un’amicizia speciale, non solo una rivalità in campo. La gente potrebbe pensare che, quando due giocatori competono per grandi traguardi, sia impossibile, ma non è così”.
Il circuito ATP può quindi aspettarsi che questa rivalità continui a regalare spettacolo e partite memorabili, alimentata da un mix perfetto di competizione feroce e rispetto autentico. Quando due campioni di questo calibro si stimolano a vicenda per raggiungere vette sempre più alte, a beneficiarne è l’intero movimento tennistico mondiale.
Piccola curiosità: Sinner ha ricevuto in regalo anche una racchetta d’oro, somigliante a quella regalata un anno fa a Rafa Nadal per il suo ritiro, sempre a Riad. 3 chili di arte orafa per un valore di circa 250 mila euro.