Marco Petrini, meglio conosciuto come Dottorpet dal popolo dei social con cui condivideva l’amore per gli animali e alcuni dei risvolti più interessanti della sua professione di veterinario, è morto il 23 marzo 2024 per un male incurabile presso il Policlinico Umberto I di Roma. Aveva solo 37 anni. A piangerlo i suoi 60mila followers su Instagram e 126mila su TikTok che avevano notato la sua assenza dai social, ormai da metà febbraio, per non parlare delle comunità di Tivoli e Guidonia, le due zone in cui era particolarmente noto. E naturalmente mancherà anche alla sua famiglia, la mamma Pina Surace, il padre Enzo e sua sorella Martina.
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Nato il 31 agosto 1987 a Tivoli, e cresciuto nel quartiere La Crocetta, diplomato presso il Liceo Scientifico “Lazzaro Spallanzani, Marco Petrini si era laureato alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo. La sua prima collaborazione è stata con lo Studio Veterinario Tozzi a Tivoli, poi, aveva iniziato a lavorare presso la Clinica Veterinaria di Guidonia.
Un’attività cui ha affiancato anche quella dei social per condividere consigli in pillole su animali da compagnia ma anche tantissime curiosità su animali esotici e meno conosciuti. Una passione che ha creato una connessione incredibile con tutti i suoi follower. Molti, infatti, sono stati i messaggi di cordoglio arrivati proprio sulle pagine, arricchite anche da alcuni preziosi ricordi. Uno dei più commoventi è arrivato dal dottor Gianluca Marchetti, direttore della clinica veterinaria dove lavorava che su Facebook ha condiviso queste parole.
“Era un personaggio straordinario ed unico in un mondo ancora più povero da ora in poi. Ci hai lasciato col fiato sospeso e poi… più nulla. Non mi do pace. Non ci credo. Non è possibile. Sei stato un essere imprendibile in un mondo stereotipato! Personalità rara. Sensibilità unica. Un personaggio per molti, Una persona per pochi”
Da oltre un anno Petrini stava combattendo la sua personale battaglia con un grave problema di salute. Una condizione che, stando al racconto di chi ha condiviso questo momento con lui, ha affrontato sempre con il sorriso ed una inaspettata dose di ironia. A dargli la forza, i dubbiamente, sono stati i sui pazienti speciali che non ha mai smesso di curare nonostante le sempre maggiori difficoltà fisiche. Lo stesso Marco, su Instagram, nel giorno del suo compleanno aveva ammesso che non era stato un anno facile, ma non aveva rinunciato a festeggiarlo con il sorriso.