Shpalman è il soprannome attribuito ad un uomo, nella fattispecie un maniaco, che a Roma fa parlare di sé da anni perché è solito imbrattare con della cacca l’interno delle autovetture, in orari notturni e soprattutto se all’interno vi si trovano donne o ragazze appena uscite dai locali L’uomo in questione ha circa 70 anni, di corporatura robusta, ed è anche stato individuato e denunciato, ma la sua identità non è stata resa pubblica. Il significato del suo soprannome si riferisce ad una canzone di Elio e le Storie Tese.
Più precisamente, il soprannome Shpalman se l’è guadagnato sui social network, a citare una vecchia canzone di Elio e le Storie Tese che nel 2003 anticipava le sue gesta. “Perché è arrivato Shpalman / Che shpalma la merda in faccia / Aiuto arriva Shpalman / Che tutti shpalmerà” L’uomo è stato descritto come un maniaco attivo in realtà da molti anni, denunciato più volte ma probabilmente senza grandi risultati. Fanpage addirittura ipotizza che si tratti di un uomo classe 1971, svelando le iniziali del nome, A.G. e spiegando che già in passato è stato denunciato per molestie. Così sui social network le foto sono diventate virali le storie e i video, come questo pubblicato da Open, di molte utenti che hanno raccontato di averci avuto a che fare anche diversi anni fa.
“È successo questa notte verso le 4 vicino al forno di piazza Sempione, un uomo sulla settantina ci tira la cacca chiusa in un fazzoletto, sia in macchina che parzialmente addosso e poi scappa”
Le zone di Roma in cui il maniaco agisce sono Arco di Travertino, Tuscolano, San Giovanni, Montesacro, Appio e Ostiense. L’uomo segue un modus operandi che trova riscontro nei racconti delle vittime, che di solito sono ragazze che escono con le amiche per andare a ballare o bere qualcosa. Di notte, l’uomo segue giovani ragazze nei parcheggi e quando queste aprono la portiera della loro auto per salirvi, vi lancia all’interno delle feci, imbrattando tappezzeria, volante, abiti e persone.
Shpalman sarebbe stato diverse volte denunciato e presentato di fronte al giudice di pace, punito con sanzioni e poco altro. Una ragazza ha raccontato che una volta era riuscita a fermarlo e lo aveva costretto a pulire la macchina imbrattata. Dopo le condanne però l’uomo imperterrito ha portato avanti il suo grottesco hobby spaventando decine e decine di ragazze.