Non è un paese per vecchi, film diretto dai fratelli Coen, tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, finisce con Anton che dopo aver rintracciato Carla Jean, la uccide, non servendosi della monetina, e durante la fuga dalla casa, è coinvolto in un incidente stradale. Ferito, paga due bambini affinché non rivelino a nessuno la sua presenza lì, e si allontana a piedi. Tempo dopo, ormai in pensione, lo sceriffo Bell, che non è riuscito a risolvere il caso, riflette amaramente su due strani sogni ricorrenti che gli capita di fare.
Llewelyn Moss, cacciatore di antilopi nel Texas negli anni ’80 del ventesimo secolo, si imbatte in un gruppo di cadaveri, risultato di uno scambio di droga finito male. Nei pressi della scena del crimine, Moss trova una valigetta piena di soldi, e decide di rubarla, sfuggendo per miracolo a una banda di messicani che cerca di ucciderlo per recuperare i soldi. Ma presto, sulle sue tracce si palesa un pericolo molto più grande; Anton Chigurh, infatti, è un sicario spietato e affidabile, una macchina di morte, ed è stato a sua volta ingaggiato per recuperare il denaro. Seguendo il localizzatore GPS nascosto nella valigetta, Anton rintraccia Moss e i soldi in un motel di Del Rio, Texas.
L’uomo, infatti, dopo essere sfuggito ai messicani, ha mandato la moglie Carla Jean a trovare la madre, morente, a Odessa, e ha deciso di scappare con i soldi; rendendosi conto di essere seguito, Moss toglie la valigetta dal condotto dell’aria condizionata, dove l’aveva nascosta, un attimo prima che Anton la trovi. I due, qualche ora dopo, si ritroveranno in un altro motel, stavolta a Eagle Pass. Moss, accortosi che la valigetta è tracciata, getta via il chip, ma è troppo tardi; Anton è lì ad aspettarlo; i due si sparano a vicenda in mezzo alla strada, ferendosi gravemente.
Moss, arrivato a fatica al confine con il Messico, si sente male davanti a un gruppo di ragazzi, che lo fanno portare in ospedale; qui fa la conoscenza di Carson Wells, un altro sicario ingaggiato per eliminare Anton, considerato un elemento troppo pericoloso, e riprendere i soldi; Wells offre a Moss protezione in cambio dell’ubicazione del denaro, ma Moss rifiuta. Nel frattempo, lo sceriffo Ed Bell, ha ritrovato i cadaveri in cui si era imbattuto Moss e dopo rapide indagini, si mette sulle tracce di Anton; il killer, gravemente ferito ad una gamba, riesce a curarsi da solo la ferita e, una volta rintracciato Carson Wells, lo uccide. Moss, intanto, ha cambiato idea e telefona a Carson per mettersi d’accordo; a rispondergli, naturalmente è Anton, che minaccia di uccidere Carla se Moss non gli consegnerà i soldi.
A quel punto Moss, recuperati i soldi dall’ultimo nascondiglio (un anfratto lungo il Rio Grande) si sposta ad El Paso, dove lo raggiungono Carla e la suocera; l’uomo vuole dare i soldi alla moglie per farla scappare e allontanarla dal pericolo; inavvertitamente, però, la madre rivela l’ubicazione del loro nascondiglio a un gruppo di messicani. Bell, che seguendo la pista del denaro è arrivato fin lì, capisce troppo tardi come stanno le cose; mentre si sta dirigendo al motel dove Moss è nascosto, nota una generale agitazione nelle strade. Poche ore dopo, vediamo Carla in ospedale, piangente: il marito è stato ucciso. Bell, a quel punto, torna al motel e cerca di intrappolare Anton. Quando nota la maniglia della porta divelta, a causa della pressione del pungolo per bovini che Anton usa abitualmente per uccidere le sue vittime, crede di essere finalmente sulle sue tracce; una volta entrato nella stanza, però, la trova vuota.
Tempo dopo, di ritorno dal funerale della madre, morta di cancro, Carla Jean trova Anton ad aspettarla. Sa di essere spacciata, e lo prega di farla finita. L’uomo però, non intende derogare dal suo codice, e offre alla donna la possibilità di salvarsi indovinando su quale lato la monetina da lui lanciata, cadrà. Carla non sta al gioco; nell’inquadratura successiva, vediamo Anton uscire dalla casa, pulendosi gli stivali sporchi di sangue, segno che ha effettivamente ucciso Carla. Da notare per inciso come nel romanzo originale, appaia, in un capitolo immediatamente successivo a questa scena, un preciso riferimento all’omicidio, che invece qui è soltanto suggerito.
Anton si sta allontanando in auto dalla scena del crimine quando, per un errore ad un semaforo, viene speronato da un’altra auto. Stordito e con una frattura esposta al braccio, nota due bambini in bicicletta, testimoni dell’accaduto, e decide di non ucciderli; anzi, li paga perché non dicano a nessuno della sua presenza; loro accettano, e Anton si allontana a piedi barcollando, con il braccio avvolto nella camicia di uno dei due ragazzi. Intanto, lo sceriffo Bell, ormai felicemente in pensione, amareggiato per non essere riuscito a risolvere il suo ultimo caso, riflette, in compagnia della moglie su due sogni ricorrenti, entrambi aventi come protagonista il padre.
Non è un paese per vecchi è un film dei fratelli Ethan e Joel Coen, con Josh Brolin (Moss), Javier Bardem (Anton), Tommy Lee Jones (Bell), Woody Harrelson (Carson Wells) e Kelly MacDonald (Carla Jean).