Quando ha scelto Selen come nome d’arte, l’ex pornostar Luce Caponegro non conosceva l’esistenza di Artemide e, soprattutto, di un quadro che le era stato regalato da bambina che raffigurava la dea greca della luna crescente (Selene invece è la dea della Luna Piena). L’attrice ha raccontato al Corriere della Sera questa strana coincidenza che lega il suo nome di battesimo allo pseudonimo con cui è conosciuta nel mondo dello spettacolo.
Luce Caponegro ha iniziato ad esibirsi nei locali per adulti all’età di 26 anni. Figlia di un industriale petrolifero, decise di darsi un nome d’arte scegliendo Selen. Con questo pseudonimo è diventata famosa nel mondo dell’hard e dello spettacolo. “Il mio cognome non mi piace“, ha rivelato al Corriere della Sera, forse perché composto nella seconda parte dalla “N-word”. “Poi ci ho fatto pace. Ma avrei voluto chiamarmi Luce d’Amore“, ha continuato.
Selen avrebbe scelto volentieri il cognome di un pittore amico di famiglia, lo stesso che aveva dipinto un quadro per lei quando Luce era ancora una ragazzina. “Quando mi sono riconciliata con papà, vengo da un contesto borghese e i miei erano molto ostili sulla mia scelta dell’hard, lui mi diede un quadro che il suo amico pittore aveva regalato a me dà bambina“.
Il dipinto raffigurava Artemide, la dea della luna crescente. ” Mi somigliava. Guardavo quel dipinto e mi dicevo, come vorrei essere lei. Selene in greco è la personificazione della luna piena; rappresenta la parte più oscura che dovevo cercare dentro di me“, ha continuato l’ex porno diva. “Io sono Luce e luna. Penso che bisogna perdersi per ritrovarsi, quando accetti di poterti perdere è lì che ti ritrovi. Quando scelsi Selen come nome d’arte non sapevo di Artemide. Mi sono detta, lo vedi che il destino esiste?“.
Nomen omen dicevano i latini, ovvero “il nome è un presagio“, e Selen, sebbene si rifaccia alla mitologia greca, sembra dare credito a quest’antica locuzione.