Puoi vedere il film Il pianista in streaming su Itunes, RakutenTv, Google Play. Con la possibilità di guardarlo in streaming online legale completo in italiano via abbonamento, noleggio, acquisto e con risoluzione in qualità SD, HD, 4K.
IN STREAMING SU: | ABBONAMENTO | NOLEGGIO | ACQUISTO |
---|---|---|---|
IN STREAMING SU: Itunes | Non disponibile | 3.99 € (HD, SD) | 9.99 € (HD, SD) |
IN STREAMING SU: RakutenTv | Non disponibile | 2.99 € (SD) | 6.99 € (SD) |
IN STREAMING SU: Google Play | Non disponibile | 2.99 € (SD, HD) | 4.99 € (SD, HD) |
Sinossi de Il pianista
La trama de Il pianista racconta la storia vera di Wladyslaw Szpilman, talentuoso pianista polacco nella Varsavia occupata dal regime nazista; il film ripercorre fedelmente i difficili anni trascorsi dal protagonista all’interno del ghetto ebraico della città polacca, tra vari lavori di fortuna. Tramite un sotterfugio, Spzilman riesce a non farsi trasferire nel campo di sterminio di Treblinka, dove invece finirà la su famiglia.. la vita a Varsavia non è però più facile; dopo la rivolta del 1943 e il susseguente smantellamento del ghetto, il nostro protagonista si troverà solo e malato a vagare per una città semidistrutta…
Cast de Il pianista
Regia: Roman Polanski
Attori: Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Frank Finlay, Maureen Lipman, Ed Stoppard
Premi ed extra
Il film, tratto dal volume The Pianist: The Extraordinary True Story Of One Man’s Survival in Warsaw e vincitore di tre Oscar (Miglior regia, Miglior Attore protagonista e Miglior sceneggiatura non originale) si basa in parte sull’esperienza di Polanski nel ghetto, come confermato da lui stesso in un’intervista del 2002 in cui dettaglia il processo di creazione della sua opera: “Questo film descrive gli eventi che ricordo della mia infanzia. Da molti anni pensavo di fare un film su questo periodo, ma non riuscivo a trovare il materiale giusto. Il libro di Szpilman non è solo un altro capitolo nel nostro personale libro del martirio. Nelle sue memorie lui descrive questi eventi dal punto di vista di un uomo che li ha vissuti. Mi è bastato leggere il libro per tornare mentalmente a quei tempi. Ritornarci anche fisicamente ha sicuramente aiutato: la lingua polacca, i luoghi familiari, l’atmosfera, tutto ha contribuito.”
Sui luoghi di ripresa del film, Polanski aggiunge: “Devo dirvi però che per noi girare le scene con gli attori tedeschi sui palcoscenici di Berlino è stato molto più semplice che se avessimo girato quelle scene in Polonia. Sentendoli gridare e vedendoli in costume, ho capito che non avrei mai potuto girare quelle scene da nessun’altra parte; mentre cercavamo le location per il film, siamo andati con [lo scenografo] Allan Starski a Cracovia. Stavamo passeggiando nel quartiere dell’ex Ghetto e sentivo che non potevo e non volevo girare lì. Per ragioni molto personali visito raramente i luoghi che per me sono così significativi, anche se ero già stato a Cracovia in precedenza.
Se lavorassi in quelle strade che significano così tanto per me, emotivamente e personalmente, per me diventerebbero semplici set cinematografici, e non vorrei che ciò accadesse.
Varsavia fu distrutta, letteralmente rasa al suolo dai nazisti. Esiste però un quartiere chiamato Praga, sulla riva destra del fiume Vistola, di cui è rimasto qualcosa. Io sono sopravvissuto al bombardamento di Varsavia. Mentre ero lì, nel quartiere, mi resi conto che la città assomigliava al quartiere “di Praga” oggi: strade grigie, traffico intenso, edifici di inizio secolo… Ecco perché abbiamo costruito lì i nostri set. “