L’amore infedele, film del 2002 di Adrian Lyne, finisce con la coppia formata da Connie ed Edward che, in macchina davanti al commissariato, riflette sul da farsi, dopo che l’uomo ha ucciso l’amante della moglie.
Remake del classico di Claude Chabrol, Stéphane, una moglie infedele del 1969, il dramma di Lyne ci presenta la storia di Connie (Diane Lane) ed Edward (Richard Gere), una coppia benestante e all’apparenza serena. Un giorno, fortuitamente, la donna incontra il giovane Paul Martel (Olivier Martinez), un affascinante libraio che la soccorre dopo un incidente. Già da quel momento, Connie si sente attratta dal ragazzo e approfittando di un biglietto da visita lasciatole nel libro che le aveva regalato, lo contatta.
Nel secondo rendez-vous però scatta la passione tra i due. Connie si sente in colpa per il tradimento, ma continua la sua relazione parallela. Edward, insospettito dai viaggi della moglie a New York, ipotizza il tradimento della moglie e assume un investigatore privato che conferma i suoi timori.
Connie, ignara che il marito sia a conoscenza della tresca, entra in crisi con Paul quando scopre che il ragazzo incontra altre donne. Vorrebbe troncare la liason, ma non riesce poiché ancora legata all’uomo. Così, dopo aver fatto sesso con lui ancora una volta, se ne va.
La situazione precipita quando Edward, che la sta seguendo, aspetta che la moglie esca da casa di Paul per poter parlare con il rivale. La freddezza tra i due si risolve tragicamente quando Edward colpisce Paul con una palla di neve che aveva regalato alla moglie e che lei aveva a sua volta portato a casa dell’amante. Paul muore, Edward si sbarazza del cadavere e fugge.
Quando due poliziotti si presentano a casa, insospettiti dalla presenza del numero di Connie a casa di Paul, l’uomo sostiene la donna e la difende. A quel punto le confessa l’omicidio e la accusa di aver rovinato il matrimonio. Connie, Edward e il loro figlio Charlie, provano a ripartire e salgono in macchina. Si fermano davanti al commissariato, indecisi se costituirsi o meno. È la donna a prendere in mano la situazione e a chiedere al marito di lasciare il paese e rifarsi una vita con nuove identità.