Elodie Di Patrizi, per tutti Elodie, è italiana, ma ha origini creole, perché è nata da padre italiano e madre francese creola, originaria della Guadalupa, un arcipelago delle Antille (Claudia Marthe); come noto, l’infanzia della cantante è stata difficile, costellata di privazioni e problemi con la droga. Il padre, Roberto Di Patrizi, che ha divorziato dalla moglie quando Elodie era piccola, è ora un apprezzato fotografo di strada; anche la madre, Claudia Marthe, che ha partorito la cantante a soli 21 anni mentre lavorava come cubista, è ora una visual artist molto ricercata; è possibile ammirare alcune delle sue opere sul suo profilo Instagram.
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Elodie è nata e cresciuta a Roma nella zona popolare detta del Quartaccio, in una famiglia e in un contesto sociale che oggi si definirebbero, senza tema di smentita, disfunzionali: “Qui ci sono famiglie di tutti i tipi“, racconta a Vice, “famiglie che spesso fanno fatica. Ma eravamo tutti uniti con i nostri problemi. Sono sempre stata molto orgogliosa del posto dove sono cresciuta: avevo 8 anni quando i miei si sono separati, c’era violenza in casa, non si sono separati bene. Avevo una sorella più piccola e cercavo di essere protettiva. Ero molto arrabbiata, pensavo che sarebbe stato giusto preservarmi. Mi vergognavo del fatto che mio padre lavorasse per strada, mi sentivo giudicata. Mio padre era libero, alla fine ci vuole anche coraggio. Questa cosa mi ha aiutato a fregarmene veramente poco di quello che pensa la gente. Quando ho scoperto che mia madre faceva la cubista, mi sono arrabbiata. Mi sembrava una cosa da poco di buono. Mi ero fatta inglobare dai pregiudizi“.
Ancora, Elodie disse a Elle: “I miei si sono separati quando avevo otto anni ma anche prima non erano molto felici, a casa non c’era una bella arietta. Erano persone che stavano molto male, tornavo a casa e non c’era l’acqua calda, non riuscivo a studiare, provavo a proteggere mia sorella che ha tre anni meno di me: cercavo di non farle capire quanto andassero male le cose. Una situazione che mi creava un nervoso, una rabbia enorme, ma che non mi ha mai fatto sentire una sconfitta. I miei genitori non sono mai andati a parlare con un professore. Io ho la terza media e per dirlo ci ho messo anni: mi vergognavo come una ladra“. Nonostante questo, però, il rapporto con la madre Claudia non si è mai interrotto, anche durante il periodo di una grave malattia della donna, poi fortunatamente superata.
La signora Marthe, peraltro, è sempre stata molto orgogliosa delle proprie origini, ribadendolo in un’intervista del 2023 a La Stampa, in aperta polemica con la pallavolista Paola Egonu: “Le sue parole mi disorientano: quando mi sono trasferita era un’altra Italia, non parlavo la lingua, mi vedevo l’unica colorata per strada. Ho messo su un carattere forte, ho avuto i miei giorni tosti. Sono andata avanti e ho pure vissuto anni splendidi in un posto che sento casa; nei mesi in cui aspettavo Elodie, io e suo padre ci chiedevamo come sarebbe stata la pelle, che lineamenti avrebbe avuto, da chi avrebbe ereditato cosa: ci immaginavamo, come ogni genitore, di passarle i tratti più belli di ognuno e la pensavamo scura con gli occhi chiari. Quando è nata, mio suocero cercava la bambina nera nella nursery, gli ho detto: “È quella, è uscita poco cotta“.
Marthe rifiuta di etichettare l’Italia di oggi come un paese razzista: “Proprio non potrei definirlo un Paese che discrimina in base alla razza. Ci sono gli idioti, qui e altrove. Sono intollerabili, qui o altrove. E allora? Non facciamo più figli per paura degli stupidi? Tanto ci sarà sempre chi giudica e non solo la provenienza. O sei troppo grasso o troppo sproporzionato, sei sempre qualcosa. Se si dipende dall’approvazione altrui non ci si muove più“.