Holly Madison, ex coniglietta di Playboy e già fidanzata di Hugh Hefner, ha parlato diffusamente della propria recente diagnosi di autismo; ospite di un podcast, l’ex modella e imprenditrice ha raccontato nei dettagli la sua condizione, confessando tutte le sue difficoltà relazionali quotidiane; un discorso atto anche a sensibilizzare la comunità su un tema spesso poco conosciuto.
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Madison inizia rivelando al conduttore Payne Lindsey l’esatta diagnosi ricevuta dai medici, e continua poi, spiegando i vari problemi connessi alla malattia, come riportato da People: “I medici mi hanno definito “ad alto funzionamento esecutivo”, il che in sostanza significa che posso condurre una vita normale e fare quello che ho sempre fatto; solo di recente ho imparato a stabilire un vero contatto visivo con l’interlocutore, e spesso mi perdo nei miei pensieri: infatti gli altri credono che non mi importi niente di loro, e si offendono. Semplicemente, io non sono sulla stessa lunghezza d’onda degli altri, socialmente. Ma non c’è nulla di personale, è bene che tutti lo sappiano, e quindi mi faceva piacere venire qui a spiegarlo“.
Madison spiega di fare ancora molta fatica a gestire i turni conversazionali, e spinta dallo stesso conduttore, lancia a tutte le persone non affette dalla sua condizione, una richiesta di estrema tolleranza; un pizzico di attenzione in più, infatti, potrebbe aiutare chi vive una neurodivergenza invisibile come questa, a non sentirsi eccessivamente emarginato
“Non riesco ancora a decifrare molto bene il momento in cui, durante una conversazione, i miei interlocutori hanno finito di parlare, e quindi tendo a interrompere in continuazione i discorsi altrui, cosa che fa incazzare molte persone. Ma sto imparando.
Bisogna capire una cosa: ogni persona agisce in modo diverso, e, per questo, quando interagiamo con gli altri, dobbiamo avere un po’ di pazienza in più, perché non si sa mai che problemi stiano affrontando, o quale sia il loro livello di funzionamento sociale”
Madison aveva parlato per la prima volta del suo problema nel 2021, allorché, ospite di un altro podcast, aveva espresso la volontà di sottoporsi a dei test, in previsione di una diagnosi, a causa dei suoi problemi relazionali, presenti sin dall’infanzia: “Non sono mai stata neurotipica, e ho sempre fatto una gran fatica ad integrarmi: voglio avere una diagnosi, perché per me, interagire con gli altri, è sempre stato difficilissimo“