Il ragazzo e l’airone, il nuovo film d’animazione di Hayao Miyazaki, finisce in maniera del tutto allegorica ed inaspettata. Infuriato per l’uso dei blocchi di gesso bianco usati dal Re del mondo sotterraneo per sorreggere il mondo, il temibile Re Parrocchetto li fa a pezzi. Il mondo inizia a crollare e ad allagarsi, e Mahito, Himi e l’uomo-airone scappano verso le porte verso gli altri mondi, riunendosi con Natsuko e la giovane Kiriko. Comprendendo che Himi è in verità la sua madre naturale, Mahito la avverte del suo destino fatale, ma Himi torna ai suoi tempi senza rimpianti. Mahito ritorna nella sua realtà con Natsuko, insieme ad un folto gruppo di animali che ritornano ad assumere forme zoomorfe. L’uomo-airone nota che Mahito tiene in mano una delle pietre bianche che costituivano i blocchi che reggevano i tanti universi, e gli consiglia di dimenticare alla fine le sue esperienze soprannaturali. Una bambola portafortuna portata da Mahito dall’aldilà si trasforma di nuovo nella vecchia Kiriko. Due anni dopo, Mahito torna a Tokyo con Shoichi, Natsuko e il suo nuovo fratellastro, accettando una volta per tutte la morte della mamma e la nuova vita del padre con una nuova compagna.
Il ragazzo e l’airone è il nuovo, acclamatissimo film d’animazione diretto e scritto interamente da Hayao Miyazaki. Prodotto da Studio Ghibli, Toho e Studio Ponoc, in Italia ha debuttato nelle sale da lunedì 1 gennaio, con una distribuzione curata da Lucky Red. Il lungometraggio, uscito nelle sale giapponesi nel luglio 2023 e poresentato in anteprima italiana alla 18° Festa del Cinema di Roma, è il ritorno dietro la macchina da presa per il grande maestro dell’animazione giapponese, a dieci anni esatti dal suo Si alza il vento.