Moana Pozzi non ha mai fatto mistero di aver avuto numerosi amanti vip molto famosi e nel suo libro La filosofia di Moana, pubblicato nel 1991, tre anni prima della sua morte, fece nomi e cognomi, assegnando a ciascuno di loro un voto. Nel libro la pornostar parlò anche delle storie avute con imprenditori e amanti facoltosi, alcuni dei quali con fantasie stravaganti, ma i racconti sui personaggi famosi con i quali ha fatto sesso (o ha avuto brevi relazioni) sono quelli che ce li mostrano sotto una luce insolita. Tra questi, Massimo Troisi, Renato Pozzetto, Andrea Roncato, Francesco Nuti… ma c’è anche un aneddoto molto divertente su Roberto Benigni.
Massimo Troisi
“Nel 1982 conobbi Massimo Troisi, era un bel ragazzo timido e feci subito dei pensieri su di lui… Ci dormii tre volte e ci feci l’amore qualche volta di più… Voto 6.”
A proposito del flirt tra Moana Pozzi e Troisi, Carlo Verdone ha raccontato in un’intervista di aver conosciuto l’attrice proprio a casa dell’attore napoletano “Pensai subito ad una fiamma di Massimo, il più grande conquistatore che abbia mai conosciuto”. Successivamente Verdone ritrovò Moana a Roma, mentre faceva dei sopralluoghi per il film Borotalco, e la volle nel cast del suo film.
Renato Pozzetto
“Renato Pozzetto è divertente come i personaggi dei suoi film e con lui andavo sempre alle feste dove si potevano incontrare “tutti”. Spesso veniva con noi un suo amico produttore, Achille Manzotti, un milanese dal comportamento cafone, ma simpatico. Facevamo tardi e aspettavamo l’alba nell’Hotel Lord byron ridendo e giovando a mimare i titoli dei film. Renato era così spiritoso che malgrado fisicamente non fosse il massimo, aveva un non so che di erotico. Mi diceva “Sicuramente nella vita avrai successo, perché riesci a piacere a tutti”. Voto 6+”
Beppe Grillo
“Conobbi Beppe Grillo una sera di agosto del 1985 alla Gritta, un bar di Portofino, ovviamente aveva la battuta pronta e mi fece morire dalle risate. Mi piacciono gli uomini spiritosi e decisi di passare con lui quella stessa notte. A letto ci sapeva fare ed era dolcissimo… Ci siamo frequentati per tre mesi, poi ci siamo persi. Voto 7-”
Andrea Roncato
“Con il popolare comico del duo Gigi e Andrea ho avuto una bella storia di sesso” – svela l’attrice ne suo libro a proposito di Andrea Roncato – “Lo conobbi nel 1985 sul set del film I Pompieri, mi sembrò molto maschio e desiderai subito di fare l’amore con lui. Era simpatico, generoso e aveva un bel cazzo. Rimanemmo insieme due mesi. Voto 7.”
A proposito della sua storia con Moana Pozzi, Andrea Roncato dichiarò in un’intervista: “Mi fa onore perché era donna di un’altra categoria: colta, intelligente. L’ho conosciuta sul set di Pompieri, nell’85, prima che si desse al porno. Era una persona speciale, con cui potevi parlare di tutto, dalla letteratura alle politica, oltre ad essere una donna bellissima. Poi ha intrapreso la carriera da pornodiva. Nella vita ognuno fa quello che vuole“. Roncato però aggiunse che si erano frequentati sei mesi.
Renzo Arbore
Lo conobbi in casa di amici e si dimostrò subito molto gentile. Mi aiutò con un provino alla Rai (dove poi fui scritturata), mi fece fare l’attrice nel video della sua canzone “Smorza ‘e lights” e andammo a letto insieme. Non molto fantasioso e forse un po’ timido. Voto 6″
Di seguito potete vedere il videoclip in questione, girato nella Reggia di Caserta, per giunta sul letto di Federico II, nel quale Moana appare in topless. A tale proposito Arbore raccontò: “A chiedere permesso non ci ho nemmeno pensato. La soprintendente Margherita Asso mi prenderebbe a randellate, memore di ciò che alcuni mesi prima aveva sopportato da me e Roberto Benigni quando girammo il “Pap’occhio”. Aggirammo l’ostacolo, chiedemmo l’accesso per un breve filmato “culturale”, ci fu accordato, il set sul lettone sontuoso di Francesco II.”
Massimo Ciavarro
“Nel 1982 eravamo compagni di classe alla scuola di recitazione Alessandro Fersen” – racconta Moana Pozzi a proposito di Massimo Ciavarro – “La sua faccia da fotoromanzo aveva qualcosa che mi affascinava. Non ci misi molto ad invitarlo a casa mia e quando si spogliò vidi che aveva un bel corpo e portava i boxer. Glieli tolsi in fretta…. Voto 6+”
Massimo Ciavarro confermò questa storia, come riportato da Vanity Fair: “Si è trattata di una cosa breve, ma di cui conservo un bellissimo ricordo. Moana era una ragazza con straordinari occhi verdi, timida, tranquilla, di sani principi. In seguito, diventata famosa, in un libro diede un voto ai suoi amanti. A me riservò un 6 perché quando avevamo fatto l’amore, non mi ero tolto i boxer”
Enrico Montesano
“Enrico Montesano mi fu presentato nel 1983 da O. un mio amico regista e sceneggiatore. Una sera uscimmo tutti e tre insieme per andare da Otello, un ristorante vicino piazza Navona. Dopo cena andammo nell’ufficio di O. e cominciammo a perdere tempo in chiacchiere e convenevoli sapendo benissimo dove volevamo arrivare… Tra una risata e l’altra, cominciai a spogliarmi e in pochi minuti finimmo a letto a fare l’amore. Rimasi intenerita dall’aspetto mingherlino del corpo nudo di Montesano. O., invece aveva tutte “le carte in regola” e da vero regista diresse le operazioni. Alla fine della notte me ne andai contenta di averli fatti felici. Voto 6-”
Francesco Nuti
“Francesco Nuti è un vero sentimentale: ti tiene la mano per strada, con la chitarra ti suona canzoni romantiche scritte da lui, fa l’amore per ore senza stancarsi ed è un amante del sesso orale. Tutto sommato è un uomo che non mi dispiace. voto 7”
Luciano De Crescenzo
“Me lo presentò nel 1981 la mia ex compagna di avventure, Antonella. Mi sembrò un uomo affascinante, ironico ed intelligente e mi invitò subito ad andare in vacanza con lui al Club Mediterranèe di Taormina dove doveva presentare ai giornalisti un suo libro, Zio Cardellino. Presto scoprii che il sesso era il suo chiodo fisso e che avrebbe voluto scopare dalla mattina alla sera. Un pomeriggio successe un episodio divertente. Stavamo facendo l’amore nel nostro bungalow ed eravamo molto impegnati quando, proprio nel momento migliore, si aprì di colpo la porta che avevamo dimenticato di chiudere a chiave e comparve una vecchia cameriera. Luciano fece un balzo sul letto e cercò inutilmente di coprirsi, la cameriera rimase impietrita per qualche secondo a guardare la scena e poi se ne andò scusandosi. Io sul letto ridevo come una matta ma lui, che era molto timido, si vergognava di essere stato scoperto mentre faceva l’amore, probabilmente temeva di essere considerato un intellettuale poco serio. Voto 7.”
Luciano De Crescenzo aveva fama di essere un tombeur de femmes, e negli anni ebbe anche una relazione con Isabella Rossellini.
Paulo Roberto Falcao
“Una sera del 1982 il mio agente, Ciarlantini, mi portò a una festa in un ristorante di Trastevere e mi presentò il calciatore Falcao, allora l’ottavo re di Roma. Cominciammo a chiacchierare, nacque subito una certa simpatia e alla fine della serata ci scambiammo i numeri di telefono.
Qualche giorno dopo mi chiamò e mi invito a colazione a casa sua. Decisi di incontrarlo sapendo bene quello che sarebbe poi successo… Ho sempre avuto un debole per gli sportivi perché di solito fanno bene l’amore e hanno una mentalità pulita ed infantile che adoro, però da Paulo Roberto mi sarei aspettata qualcosa di più, era carino e con un bel corpo ma decisamente troppo sbrigativo… Voto 5.”
Marco Tardelli
“Nel 1984 ho avuto una storia d’amore telefonica con Marco Tardelli. Mi era stato presentato da un amico giornalista che conosceva bene i miei gusti in fatto di uomini. Nel periodo in cui ci siamo frequentati facevamo raramente l’amore a causa dei suoi continui viaggi e ritiri con la Juventus, però stavamo al telefono per ore cercando di conoscerci meglio, raccontandoci quello che avremmo voluto fare insieme e parlando soprattutto di sesso. Quando capitava a Roma per giocare una partita lo raggiungevo di notte nell’albergo dove stava con i suoi compagni di squadra che, complici, lo aiutavano a sfuggire ai controlli del Mister. Il suo compagno di stanza gentilmente mi cedeva il posto e tornava alle sette della mattina quando io me andavo di nascosto. Mi piaceva molto fare l’amore con Marco e trovavo eccitante il suo comportamento spontaneo e dolce, come un ragazzo alle prime armi.”
“Della nostra storia ricordo un episodio divertente… Lui doveva partire per giocare con la Nazionale in Australia e mi telefonò dicendomi che sarebbe rimasto all’aeroporto di Roma per due ore in attesa del volo. Era un mese e mezzo che non ci vedevamo e tutti e due avevamo una gran voglia di abbracciarci. Presi la mia Mercedes e lo raggiunsi a Fiumicino. Marco mi stava aspettando davanti alle “partenze”, lo feci salire in macchina e lo portai in un parcheggio. Ci sedemmo nei sedili posteriori e cominciammo a fare l’amore incuranti della gente che passava. Nei giorni che seguirono parlammo molte ore al telefono…. Voto 8”
Marco Tardelli ha confermato la storia con Moana Pozzi nella sua autobiografia Tutto o niente e raccontò che si presentarono ed ebbero una storia fatta di telefonate ed incontri. “Sono andato al suo tavolo, mi sono presentato e abbiamo cominciato a sentirci al telefono. Era una donna intelligente e mi faceva ridere”. Tardelli sottolinea che “Moana è stata il sogno proibito di generazioni di italiani, e negli anni Ottanta le sue trasgressioni non erano solo pornografia. Ha rappresentato una sorta di rivoluzione sessuale”. Oggi però preferisce non parlarne più, di recente infatti ha chiosato: “Non rinnego niente. Ma non mi sembra più il caso di parlarne. È passato tantissimo tempo e poi lei non c’è più”
Nicola Pietrangeli
“Incontrai Nicola qualche anno fa a Roma in un circolo sportivo e mi sembrò subito un bell’uomo. Aveva un aspetto elegante e ci sapeva fare. Dopo i soliti convenevoli ci demmo appuntamento per andare a cena. Mi passò a prendere con una Ferrari rossa e a fine serata mi portò a casa sua, un attico pieno di coppe e medaglie. Finimmo quasi subito a letto dove mi mostrò l’album fotografico delle sue vittorie tennistiche.
Facemmo l’amore piuttosto velocemente e dopo mi invitò a restare a dormire. Lui si infilò un pigiama azzurro ed io ci rimasi male perché non sopporto dormire insieme a uomini che indossano il pigiama. In quel momento capii che non era il mio tipo. Voto 6”
Bettino Craxi, identificato come “Il segretario di un partito di sinistra”
“Un pomeriggio di dicembre del 1981, Antonella, una mia amica intrallazzona, mi telefonò tutta eccitata e mi disse: “Questa sera sono riuscita ad organizzare una cena con un politico importante, mettiti il vestito più provocante che hai… voglio che tu lo conosca perché se vuoi fare l’attrice ti può essere molto utile. Adora le ragazze vistose” – racconta Moana a proposito del rapporto con un politico italiano che sarà identificato come Bettino Craxi, anche sulle pagine di Repubblica.
Quella sera al ristorante mi sentivo nervosa e fuori luogo, a tavola io e Antonella eravamo le uniche donne in mezzo a dieci uomini che parlavano sempre di politica. Lui, il segretario di un partito di sinistra, continuava a guardarmi pieno di interesse e dopo cena mi invitò a bere qualcosa nell’albergo in cui viveva.
Non facemmo l’amore come avrei voluto, ma si masturbò accarezzandomi. Poi mi disse che aveva roppi pensieri per riuscire a concentrarsi (come quasi sempre successe in seguito).
A quell’incontro ne seguirono molti altri. Ci vedevamo nel suo albergo, in qualche ristorante di moda o a casa di una sua amica editrice. Qualche volta dormivo con lui. La mattina mandava il suo segretario personale a comprarmi dei vestiti e scarpe perché io avevo solo l’abito da sera del giorno prima e non potevo uscire dall’albergo tutta luccicante!
Il politico era un uomo spiritoso e con lui mi divertivo. Una mattina ricevette nel suo studio un cardinale mentre io ero nella stanza accanto. I miei vestiti erano sparsi dappertutto e ridevo all’idea che il cardinale si sarebbe potuto accorgere di qualcosa. Quando lui mi chiamava al telefono presso il residence dove vivevo si presentava dicendomi: “Sono un ammiratore dell’hotel…” Credo che mi volesse bene e cercò di aiutarmi nel mio lavoro.
Mi fece fare un servizio fotografico per Playmen, poi mi presentò al direttore di Raidue che mi inserì come conduttrice, insieme a Bobby Solo, in un programma per ragazzi, Tip Tap Club.
A lui non piaceva che io desiderassi fare cinema, mi diceva che era un ambiente poco serio e che avrei dovuto puntare tutto sulla televisione. Mi chiedeva spesso come facessi a mantenermi a Roma. A me seccava dirgli che avevo degli amanti generosi e gli rispondevo che i miei genitori mi mandavano un mensile. Quando otto mesi dopo, per colpa del mio carattere bizzarro smettemmo di frequentarci, mi dispiacque. Infatti se all’inizio avevo pensato di trarre solo vantaggi dalla sua amicizia, poi mi ero affezionata alla sua gentilezza e alle sue attenzioni. Voto, 7 e mezzo”
L’amica editrice del politico alla quale si riferisce Moana è quasi sicuramente Adelina Tattilo, editrice di Playmen – non a caso infatti Craxi riuscì a farle ottenere un photoshoot sulla rivista. Tattilo fu amica di Craxi ed oltre ad essere la fondatrice di Playmen, fu una figura chiave nell’editoria italiana del suo tempo. Negli anni ’90 fondò anche la rivista gay Adam.
Nello stesso libro, Moana Pozzi parla anche delle sue esperienze con Roberto Benigni e Robert De Niro, con i quali non ha avuto relazioni o flirt. Di seguito però condividiamo i suoi aneddoti come “bonus” perché sono molto divertenti.
Riguardo Roberto Benigni, Moana racconta “L’ho conosciuto nel 1982 quando sono andata a passare un weekend con la mia amica Antonella nella casa in Toscana di Dado Ruspoli. Roberto era tra le molte persone invitate e ad Antonella piaceva da impazzire, aveva deciso di farselo a tutti i costi ma lui non ne voleva sapere. Una sera lei mi disse: “E’ molto timido, non so cosa fare, perché non mi dai una mano?”. La notte abbiamo aspettato che tutti fossero andati a letto, siamo entrate nella sua stanza e pian piano ci siamo infilate sotto le lenzuola. Era davvero buffo: dormiva con tanti indumenti addosso, calze, mutande, canottiera di lana. Era molto carino e abbiamo tentato di spogliarlo e toccarlo.
Lui è saltato giù dal letto ed ha cominciato a correre per la stanza gridando: “Siete matte, mi vergogno!”.
Abbiamo riso tutta la notte, poi ci siamo addormentati insieme.”
Tecnicamente quindi, Moana è stata a letto con Benigni, senza però concludere nulla. Di questo incontro raccontato ne La filosofia di Moana, però esiste una foto mitica in cui l’attore e regista è a letto tra la pornodiva e l’amica Antonella Angelucci (il cui nome ricorre spesso, nei ricordi dell’attrice).
Su Robert De Niro invece, l’attrice spiega: “Una notte del 1983 al Jackie O, un locale notturno allora di moda a Roma, incontrai De Niro. Era in compagnia di Harvey Keitel, un suo amico attore. In quei giorni stavano in Italia per girare delle scene del film di Sergio Leone C’era una volta in America. Un amico comune ci presentò e bevemmo insieme tutta la notte. Bob era simpatico e molto trasandato, portava scarpe rosicchiate, pantaloni lisi e un maglioncino consumato. Mi disse: “Mi piaci perché sei fatta come una ne*ra”. Lui invece non mi attirava molto e all’alba decisi di andarmene con il suo amico Harvey.”