È stato presentato al Museo dell’Istituto Superiore di Sanità il volume I numeri del cancro in Italia 2023 in cui sono stati evidenziati tre dati fondamentali dalla fine della pandemia ad oggi: l’incremento delle diagnosi, la diminuzione preoccupante degli screening di prevenzione e l’aumento incoraggiante delle guarigioni. Considerando tutto questo, dunque, vediamo quali sono stati i tumori maggiormente diagnosticati in questi ultimi tre anni
- Carcinoma della mammella – 55.900 casi
- Colon-retto – 50.500 casi
- Polmone – 44.000 casi
- Prostata – 41.100 casi
- Vescica – 29.700 casi
Dati, che, come accennato, mettono in evidenza un calo del 3% della copertura degli screening soprattutto mammografico. Un problema che si evidenzia in maniera più netta nel Nord. Qui, infatti, le mammografie sono passate dal 63% del 2021 al 54% nel 2022.
D’altra parte, però, la ricerca e i progressi della medicina hanno permesso di registrare dati favorevoli riguardo il numero di vite salvate. In 13 anni, infatti, sono registrate ben 268.471 guarigioni oncologiche. Questo vuol dire, in termini pratici, che il cancro sta diventando, e deve esserlo sempre di più, una malattia dalla quale è possibile uscire ritornando ad una quotidianità assolutamente normale. Tallone d’Achille, però, rimangono ancora il tumore causato dal fumo, soprattutto nelle donne, e quello al pancreas per entrambi i sessi.
Le terapie mirate, in modo particolare, hanno consentito di ottenere risposte associate spesso a un controllo di malattia prolungato nel tempo. E l’altra grande rivoluzione, poi, è stata l’introduzione dei farmaci immunoterapici di nuova generazione. Le sfide nel settore, comunque, sono tutt’altro che terminate. Il prossimo passo avanti previsto per il 2025 dovrebbe essere l’accesso in tutta la Comunità Europea agli screening. Questi, infatti, dovranno essere offerti ad almeno il 90% degli aventi diritto.