Come può uno scoglio, nuovo film di Pio e Amedeo diretto da Gennaro Nunziante, finisce con i due protagonisti che decidono di ricominciare una nuova vita, magari nel mondo della musica. Pio, infatti, ha scoperto di non essere il figlio naturale dei suoi genitori e che, quindi, Amedeo, non è il suo fratellastro.
Per questo motivo decide di rinunciare a tutte le ricchezze ereditate alla morte del padre, chiudendo le diverse società e non accettando la carica di sindaco del paese in cui vive nel Veneto. Piuttosto preferisce aspettare Amedeo davanti il carcere romano in cui ha trascorso gli ultimi sei mesi. Una volta uscito i due si abbracciano come dei fratelli. Pio, però, gli rivela la verità sulle loro origani ed i motivi per cui non possono essere considerati uniti da alcun legame, se non quello affettivo.
Nonostante la notizia di aver perso tutta l’eredità di un padre mai conosciuto faccia irritare Amedeo, questo finisce per assecondare Pio nella folle visione del futuro: diventare un duo canoro e tentare il successo nel mondo della musica. Esattamente come avrebbe voluto fare da ragazzo. peccato, però, che debba confrontarsi con uno scoglio veramente difficile da superare: una pessima voce.
Come può uno scoglio, dunque, vede il ritorno sul grande schermo della coppia comica formata da Pio e Amedeo dopo la loro prima esperienza con Belli, ciao. Questa volta, però, i due sono anche autori della sceneggiatura, riuscendo ad imporre il loro stile politicamente scorretto alla vicenda.