Ha fatto molto scalpore, nei giorni scorsi, l’incredibile recensione di un cliente alla pizzeria Le Vignole di Lodi; l’utente infatti, lasciando al locale un giudizio di una stella su cinque, si è lamentato per essere stato messo vicino a “un tavolo di gay” e a “un ragazzo in carrozzina”; il cliente, nella sua recensione, confessa di non aver potuto cenare con la dovuta serenità a causa di questi disturbi.
L’assurda storia è stata divulgata da Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria, che ha condiviso sul profilo FB del locale l’aberrante commento, seguito dalla risposta, secca e decisa. Un botta e risposta a distanza che ha acceso la solidarietà di molti utenti, ma ha generato in altri, seri dubbi sulla veridicità del tutto. Ma andiamo con ordine, e presentiamo prima di tutto i fatti per come sono stati raccontati. Ecco dunque la recensione incriminata, con relativa risposta
“Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perchè sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andro più”
“Apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione, nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che, non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi”
In mezzo a un mare di commenti positivi e di solidarietà alla titolare della pizzeria, accompagnati all’unamime condanna delle parole dell’utente, trovano però posto alcuni commenti più possibilisti; spicca, in particolare, l’accurata analisi grafica fornita su Twitter dal giornalista, conduttore e podcaster Lorenzo Biagiarelli, che, attraverso una serie di considerazioni puntuali, seppur non del tutto verificabili, avanza grossi dubbi sulla veridicità del post, premettendo che sul profilo della pizzeria non vi è traccia né della recensione né della relativa risposta
La notizia del giorno è quella di una pizzeria che riceve una recensione omofobia e abilista su Google, risponde con forza, pubblica lo screenshot sui propri social, riceve centinaia di commenti positivi e di recensioni a 5 stelle di incoraggiamento. ‘Mi hanno messo a… (1/X) pic.twitter.com/4skcBKaXg6
— Lorenzo Biagiarelli (@lorenzobiagiare) January 12, 2024
Secondo Biagiarelli, l’incongrua impostazione grafica della recensione farebbe dunque pensare a una contraffazione; molti utenti sembrano appoggiare la tesi, sottolineando come il font utilizzato sia effettivamente diverso da quello di Google, mentre altri obiettano, sul punto, mostrando un altro commento tratto dalle recensioni di Google:
sto cercando anch’io di capire, onestamente, e vorrei domandare a Lorenzo:
– la recensione qui sotto è senz’altro vera, e qui la parola -e’- comincia ben oltre la linea verticale dei 3 puntini;
– sicuro che il font non sia legato alle impostazioni del dispositivo? pic.twitter.com/Avf9sV0Puh— Flavio Spaventa (@FlavioSpaventa) January 13, 2024
Confermo che il font (che non è un futura ma più simile ad un Avanrgarde) è molto diverso e il “montaggio” è davvero dozzinale
— Andrea Vestrucci (@vecchia1970) January 12, 2024
sto cercando anch’io di capire, onestamente, e vorrei domandare a Lorenzo:
– la recensione qui sotto è senz’altro vera, e qui la parola -e’- comincia ben oltre la linea verticale dei 3 puntini;
– sicuro che il font non sia legato alle impostazioni del dispositivo? pic.twitter.com/Avf9sV0Puh— Flavio Spaventa (@FlavioSpaventa) January 13, 2024
Anche riguardo al contenuto, le perplessità sono molteplici; mentre gli utenti sottolineano la banalità quasi stereotipica della recensione, Biagiarelli ne porta all’attenzione un’altra, quasi identica nella struttura, portata alla luce da Valentina Dirindin su Dissapore il 12 gennaio 2024: l’utente in questione, a firma Michele Goma, nel 2022 recensisce con una stella la Bruschetteria Faedo di Monte a Malo; come si può vedere, la costruzione è molto simile, e manca solo il riferimento alla categoria dei disabili
Qual è la verità? A meno di nuovi sviluppi, sarà impossibile conoscerla; in questo turbinio di dubbi e perplessità, l’unica cosa certa rimane l’impegno dei titolari proprio nei confronti dei disabili e delle loro famiglie; l’esercizio, infatti, collabora da anni con le associazioni “Genitori amici dei disabili” e “Il maggiolino”; attraverso l’iniziativa della “pizza sospesa”, sono stati raccolti più di 200 buoni pasto da destinare a chi è più in difficoltà.