Nella serie TV La storia, il piccolo Useppe soffre di frequenti crisi epilettiche, malattia neurologica che, probabilmente, ha ereditato da Ida, sua madre. All’epoca dell’uscita dell’omonimo romanzo di Elsa Morante (ovvero, nel 1974), l’epilessia era nota semplicemente con il nome di “grande male”, espressione che oggi viene utilizzata per designare uno specifico tipo di epilessia, ovvero quella tonico-clonica, caratterizzata da crisi convulsive violente. In contrapposizione, si utilizza il termine il “piccolo male” per indicare le crisi di assenza, ovvero un periodo di circa 20 secondi di perdita di coscienza nei bambini piccoli.
L’epilessia è un disturbo cronico del cervello, che si definisce come una scarica elettrica incontrollata e anomala. Tale scarica elettrica interrompe, seppur momentaneamente, la normale funzionalità cerebrale determinando la comparsa di alterazioni dello stato di coscienza, convulsioni o movimenti focali involontari e sensazioni anomale. Per quel che riguarda le cause alla base dell’epilessia, in alcuni casi è possibile identificarle, in altri no. Per il trattamento dell’epilessia esistono svariate opzioni terapeutiche che possono contribuire a tenere sotto controllo la malattia, aiutando i pazienti che ne soffrono a condurre una vita normale.
All’interno del romanzo da cui è tratta la serie con Jasmine Trinca, è Elsa Morante stessa a fornire la descrizione clinica dell’epilessia, scrivendo: “Alla mattina del 16 novembre, Useppe ebbe il primo, grave accesso della malattia che lo minava. Dopo il suo piccolo dialogo rassicurante con la madre (era circa l’una e mezza) il bambino, ripreso sonno, aveva dormito tranquillo il resto della notte. E dormiva ancora quando, di mattina presto, Ida si alzò e passò a preparare il caffè in cucina. Fu qui, mentre accendeva i fornelli, che essa inaspettatamente se lo vide comparire davanti, nel suo pigiamino da notte di fustagno, a piedi nudi e con una espressione attonita; le gettò appena un’occhiata interrogativa (o così le parve) ma sùbito di corsa tornò indietro. E lei stava per richiamarlo, quando le arrivò, dalla stanza da letto, un urlo di orrore e devastazione inaudita, che non assomigliava a nessuna voce umana”.
Elsa Morante prosegue: “Nei manuali di medicina, questi accessi tipici, noti sotto la denominazione di grande male, vengono descritti, approssimativamente, così: ‘Violenta crisi convulsiva con perdita totale della coscienza. All’inizio della prima fase (tonico-clonica) l’arresto della respirazione determina un grido, mentre il corpo cade all’indietro senza fare gesto alcuno per proteggersi, e la cute assume tinta cianotica. Si ha forte aumento della tensione arteriosa e accelerazione del ritmo cardiaco fino a limiti parossistici. La lingua può rimanere ferita in conseguenza delle contrazioni mascellari. Alla fase convulsiva, caratterizzata da scosse spasmodiche, segue il coma, che può durare da uno a tre minuti, con estinzione dell’attività corticale e totale inerzia motoria. Durante questa fase sopravviene in genere emissione di urina, causata da rilassamento degli sfinteri. Nel corso dell’accesso, la ripresa dell’attività respiratoria, laboriosa e rantolante, è accompagnata da intensa salivazione. Sindrome conosciuta fino dalla più remota antichità. Le cause, e la fisiopatologia, ne permangono tuttora ignote'”.
Tutti gli episodi della serie TV La storia sono disponibili su Rai Play. In TV, invece, i primi due episodi sono andati in onda su Rai 1 l’8 gennaio; i prossimi andranno in onda il 15, 22 e 29 gennaio.