Georgeta Cruceanu, di origine rumena, è la madre di Andreea Rabciuc, la ragazza scomparsa nella notte tra l’11 e il 12 marzo 20222 dopo aver partecipato ad una serata con degli amici e il fidanzato. Da quel momento Georgeta non si è mai arresa per ritrovare la figlia, nonostante l’ipotesi di una fine tragica fosse sempre più evidente. Dal suo profilo Facebook, Georgeta non ha mai smesso di lanciare appelli per Andreea, rivolgendosi direttamente a lei ma anche a chi era con lei quella sera. Oggi si dice fortemente convinta che la ragazza sia stata uccisa da più persone che hanno trasportato il suo corpo nel casolare.
E, effettivamente, sembra che La Cruceanu debba confrontarsi proprio con la morte prematura della figlia, visto che il 20 gennaio sono stati ritrovati dei resti accanto ad un casolare in via Monte Adamo, sulla Montecarottese, tra Castelplanio e Poggio San Marcello. Insieme a questi anche degli indumenti che, con molta probabilità, sono appartenuti alla ventisettenne scomparsa da due anni.
La madre Georgeta deve, come tutti, attendere l’esame autoptico e del Dna ma non ha dubbi sul tipo di esito. Con lo stesso coraggio che ha sempre mostrato in tutto questo tempo, è sicura che si tratti di sua figlia Andreea Rabciuc, uccisa da qualcuno che era con lei alla festa.
“Non mi serve attendere l’esito del Dna, so che è lei. In tutto questo tempo ho pregato tanto che mia figlia mi mandasse un messaggio dicendo che era da qualche parte, che non poteva tornare da me…ma almeno così avrei saputo che era viva… adesso non posso più nemmeno sperare. So che è lei, hanno trovato degli abiti che erano i suoi, poi un dente con un ponte. Lei lo aveva… Non mi sono mai sentita così vuota. Lo sento nel cuore che la mia bambina è andata via.”
Unico indagato, per ora, è l’ex fidanzato di Andrea, Simone Gresti con cui la Cruceanu ebbe anche un acceso sconto in diretta durante la trasmissione Chi l’ha visto?. La donna, infatti, non ha mai creduto alla sua versione secondo cui Andrea si è allontanata di spontanea volontà da sola dopo una loro discussione.
Nelle ore più drammatiche, quelle del ritrovamento dei resti di Andreea, Georgeta ha voluto ringraziare comunque la procuratrice Irene Adelaide Bilotta, i carabinieri e i vigili del fuoco. Al Corriere Adriatico Georgeta ha detto: “I carabinieri mi hanno sempre informata di tutto, piangendo con me, sperando con me. Ho seguito i vigili del fuoco nelle campagne, li ho visti farsi largo tra i rovi e venirne fuori insanguinati ma continuare senza sosta le ricerche. A chi dice che non sono stati capaci di trovare Andreea, rispondo che non è vero. Hanno fatto tanto e mi hanno dato la forza che non avevo. Ora voglio solo giustizia per la mia bambina, chi le ha fatto del male deve pagare. Sono sicura che c’entrano più persone e che l’hanno portata lì dopo”
Al giornale la donna ha affidato anche il racconto di un sogno premonitore: “Due mesi fa ho sognato mio padre, che è morto quando Andreea aveva solo 4 anni, ma a cui era legatissima. Ho sognato che la teneva per mano, erano vicino ad un grosso cancello. Io andavo verso di loro, ma come se stessi camminando su una lastra di ghiaccio, scivolavo e cadevo. Allora tendevo la mano verso Andreea e le dicevo “tanto non ti lascio, ora che ti ho ritrovata”. Ma mio padre mi diceva “no, non puoi tenerla con te, ora è qui con noi (c’era anche mia madre)”. Oggi so che mio padre voleva dirmi che Andry è al sicuro, lontana da quella gente orrenda che la circondava. Ma mi sento così sola senza di lei”