Andrea Brasi è il nuovo fenomeno musicale rap che conta più di un milione e mezzo di ascoltatori mensili su Spotify con un nome d’arte scelto dagli amici fin dagli anni dell’infanzia. Il riferimento, ovviamente, è a Bresh, il suo nick deriva da una semplice storpiatura del suo cognome.
Una scelta che all’inizio non gli piaceva perché aveva un sapore troppo esterofilo ma che, con il tempo, ha imparato a portare legandolo al suo successo musicale. la sua carriera è iniziata nel 2012, quando pubblica il suo primo mixtape intitolato Cambiamenti. Passa un anno ed esce un secondo progetto, dal titolo Cosa vogliamo fare, in collaborazione con artisti emergenti locali genovesi come Izi, Vaz Tè, Tedua, Dala Pai Pai, Nader Shah, che diventano presto suoi inseparabili amici.
L’anno veramente importante, però, è il 2020 che vede l’uscita del suo primo album, dal titolo Che io mi aiuti, registrato per la Epic Record Sony Music e presto certificato oro. Segue il singolo Anjelina Jolie e il secondo album Oro blu, che solo una settimana dopo debutta al primo posto della classifica FIMI.
Ma in cosa consiste il suo stile che sembra piacere così tanto? Il genere è il rap ma quello che caratterizza i suoi brani sono i testi in cui esprime la volontà di avere un peso sociale, riflettendo su quelli che sono i problemi odierni della comunità ma anche di se stesso. Molto forte è il legame artistico con Fabrizio De André, che ascolta sin dalla giovane età.