Ghali debutta a Sanremo con Casa mia, un brano in cui il giovane rapper immagina un dialogo con un bonario extraterrestre, che gli fa capire quanto la bellezza della Natura superi di gran lunga le brutture causate dagli esseri umani. A rendere ancor più evidente il messaggio, il cantante originario della Tunisia si è presentato in scena all’Ariston in compagnia di un figurante dalle sembianze di alieno, di nome Rich Ciolino, che lo osserva dalle prime file, e partecipa al brano, nel ritornello.
Nell’intervista di rito a Sorrisi & Canzoni prima del Festival, Ghali ha così spiegato l’origine del brano: “Il brano è nato quest’estate con Michelangelo (già produttore di Blanco, ndr), abbiamo fatto il ritornello e la base, poi lo abbiamo accantonato. Ho chiuso l’album, ce ne eravamo dimenticati. Ce ne siamo accorti, lo abbiamo sistemato e Sanremo era la giusta destinazione. Il testo è un dialogo tra me e un extraterrestre che mi fa notare quanto il nostro pianeta sia bellissimo, e che nonostante le tragedie del mondo la natura sistema sempre tutto”
In una video – intervista per Repubblica, Ghali esplicita il messaggio socio – politico della canzone: “Un alieno non capisce cosa sono le frontiere, queste linee immaginarie che l’uomo impone; a lui piacciono i cieli e i prati verdi. Creare delle barriere porta alla guerra. Siamo in un periodo in cui le persone non si informano o si informano male. Il mio messaggio è umanamente giusto, anche se non pretendo di fare informazione in prima persona”
Il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Ma che ci fai qui da queste parti
Quanto resti e quando parti
Ci sarà tempo dai per salutarci
Non mi dire che ho fatto tardi
Siamo tutti zombie col telefono in mano
Sogni che si perdono in mare
Figli di un deserto lontano
Zitti non ne posso parlare
Ai miei figli cosa dirò
Benvenuti nel Truman show
Non mi chiedere come sto
Vorrei andare via però
La strada non porta a casa
Se la tua casa non sai qual è
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Non mi sento tanto bene
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu
Non mi serve un’astronave, lo so
Casa mia,
Casa tua,
Che differenza c’è? Non c’è
Ma qual è casa mia
Ma qual è casa tua
Ma qual è casa mia
Dal cielo è uguale, giuro
Mi manca la mia zona
Mi manca il mio quartiere
Adesso c’è una sparatoria
Baby scappa via dal dancefloor
Sempre stessa storia
Di alzare un polverone non mi va (va)
Ma, come fate a dire che qui è tutto normale
Per tracciare un confine
Con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane
Non c’è mai pace
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Non mi sento tanto bene
Però
Sto già meglio se mi fai vedere
Il mondo come lo vedi tu
Non mi serve un’astronave, lo so
Casa mia,
Casa tua,
Che differenza c’è? Non c’è
Ma qual è casa mia
Ma qual è casa tua
Ma qual è casa mia
Dal cielo è uguale, giuro