Un altro Ferragosto di Paolo Virzì finisce con la morte del protagonista Sandro Molino, interpretato da Silvio Orlando. L’uomo si era recato a Ventotene con la sua famiglia come suo ultimo desiderio per rivivere le giornate di un agosto che fu.
Il sequel di Ferie d’agosto parte ventisette anni dopo con i Molino e i Mazzalupi che tornano, per motivi differenti, sull’isola a largo di Latina. Da un lato c’è Sandro e il figlio Altiero che è un imprenditore digitale ed è sposato con un fotomodello. Dall’altro c’è Sabrina che è diventata una star del web e sta per sposare Cesare, proprio a Ventotene. Le differenze tra le due famiglie diventeranno ancora una volta banco di prova di due mondi diversi, ma in fondo molto vicini. Ci troveremo dentro a un viaggio nella mediocrità del pensiero umano contemporaneo e nell’evanescenza dei rapporti che non sono mai veramente chiari.
La morte di Sandro in Un altro Ferragosto è una metafora di un mondo idealista che per fuggire dal razzismo e da tutte le altre negatività deve morire. Così l’uomo, insieme a un altro gruppo di persone scomparse per le loro ideologie, scappa su una barchetta alla volta della libertà che sulla terra non ha potuto trovare.