Quando il corpo di Padre Pio è stato esposto al pubblico, per la prima volta il 24 aprile 2008, è sembrato intatto: i fedeli che sono andati a venerare le spoglie del frate si sono meravigliati di come i tratti del santo di Pietrelcina, morto il 23 settembre 1968, fossero rimasti uguali. In realtà il corpo di Padre Pio non è rimasto intatto, così come il suo viso, che oggi è opportunamente sostituito da una maschera di silicone molto realistica. Il frate, proclamato Santo nel 2002, durante una Santa Messa presieduta da Papa Giovanni Paolo II, nel corso degli anni ha subito il naturale processo di decomposizione.
Antonio Margheriti Mastino, esperto di tanatoprassi su corpi di religiosi ha spiegato quello che successe a San Giovanni Rotondo, subito dopo la morte di Padre Pio: “Quando padre Pio morì i frati di San Giovanni Rotondo non vollero che sul corpo venissero applicate tecniche conservative. Immaginavano che, trattandosi di un uomo morto in odore di santità, il corpo si sarebbe conservato da solo. In effetti, a causa di una serie di circostanze del tutto naturali, la decomposizione è stata molto lenta”.
Il sarcofago che conteneva le spoglie di Padre Pio fu aperto per la prima volta nel marzo del 2008. Come ha spiegato al portale Aleteia Nazzareno Gabrielli, perito del Vicariato di Roma per la conservazione dei santi e biochimico al servizio della Santa Sede, Il corpo di Padre Pio, 40 anni dopo la sua morte, ad una prima vista si mostrava conservato meglio del previsto. Infatti, ha rivelato Gabrielli: “La pelle del volto esisteva ancora; c’erano ancora orecchie e labbra; c’erano barba e baffi; non c’erano più gli occhi né il naso; la testa, il tronco e il bacino erano in buone condizioni; gli arti inferiori erano molto deteriorati”. Il corpo non emanava cattivi odori.
Le spoglie del frate, così come erano state riesumate, nonostante tutto, non potevano essere esposte al pubblico, anche all’interno della teca, per questo motivo si è deciso per la ricostruzione del corpo di Padre Pio. Delle spoglie del Santo resta ben poco, quello che rimane è stato messo all’interno di un’imbottitura per dare maggiore consistenza al corpo. Il vaticanista Luigi Accattoli, contrario all’idea di mostrare le spoglie di Padre Pio in pubblico, ha dichiarato: “Quello che vediamo non è il corpo, sappiamo solo che le ossa e qualche lacerto muscolare sono sotto quel saio e sotto quella maschera. Se si volesse davvero il contatto visivo con i corpi santi, li si dovrebbe esporre come li ha ridotti il tempo. Così infatti si faceva in antichità ma non essendo questo possibile oggi – personalmente non me lo auguro – ritengo che la scelta migliore sia di custodire i corpi nelle tombe senza presumere di poterli portare alla vista. Quella presunzione produce dei falsi“.
Non tutti i fedeli sanno che, quando vanno a venerare il corpo del Santo, vedono un volto che in realtà non è quello del frate, la testa, infatti non è la sua. Il volto di Padre Pio è una maschera di silicone creata dalla ditta inglese Gems Studio, molto nota nel settore. La società, infatti, realizza le statue che ammiriamo all’interno del museo londinese di Madame Tussaud. Bisogna precisare che la testa è stata realizzata completamente ex novo per dare un maggior senso di realismo, non si tratta di un volto coperto da una sottile maschera di silicone.
Quello che resta delle spoglie di Padre Pio è stato preservato con dei particolari accorgimenti, Repubblica scrive che sono stati usati: “Complessi ritrovati della chimica inorganica: materassini in plexiglass, contenitori in Pvc di gel silicei per l’umidità, insufflaggio d’azoto contro le reazioni ossidative”.