Jannik Sinner non ce l’ha fatta ed è stato battuto in tre set dal greco Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-4 3-6 6-4 nella semifinale del Masters 1000 di Montecarlo. Fin qui, la dura realtà dello sport. Ma il pubblico, specialmente i tifosi del tennista altoatesino, sono furibondi con l’arbitro. Il quale, a loro dire, avrebbe rovesciato le sorti della partita con un errore palese contro l’azzurro. Sinner infatti sul 3-1 nel terzo set ha avuto la possibilità di fare un secondo break, ovvero un punto sul servizio dell’avversario. Ma il giudice di sedia non ha chiamato fuori la palla lanciata dal greco, in un palese doppio fallo.
Flavia Pennetta, ex campionessa e ora opinionista per Sky, ha detto: “È un errore molto grave, poteva andare 4-1. L’errore arbitrale ci sta, mettere. L’occhio di falco sulla terra potrebbe essere una soluzione, anche se ha un piccolo margine di errore. Tsitsipas era un po’ perso, se vai il 4-1 col servizio indirizzi la partita in un certo modo. E invece no“. L’occhio di falco è una speciale telecamera che segnala in maniera piuttosto precisa il movimento della pallina, soprattutto in casi di situazioni dubbie come questa.
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Così, si è passati da un possibile 4-1 per Sinner, al 3-2 per l’ateniese che ha ingranato la quarta, sfruttando il dolore al ginocchio di Sinner. Un problema, anche acuito dall’affaticamento muscolare, che gli ha impedito di giocare sui suoi soliti standard.
L’altoatesino ha reagito da par suo all’errore arbitrale. “Cosa devo dire? Ragazzi, è andata così. Possiamo dire che la posizione dell’arbitro era abbastanza semplice, no? Perché è la riga più facile. Ma c’è da accettarlo. Ognuno di noi fa errori. È andata così. Abbiamo perso una partita importante oggi, però non sempre va come si vuole. Bisogna prenderla con un sorriso, anche se non è semplice. Domani anziché essere qua sul centrale a giocarmi una bella finale sarò a casa mia. È andata così“.
Nella finale Tsitsipas sfiderà il vincente della partita tra l’attuale n.1 del mondo Novak Djokovic e il norvegese Casper Ruud.