Gérard Depardieu è in stato di fermo. L’attore, convocato questa mattina dalla polizia di Parigi, è accusato di violenza sessuale da due donne, che dichiarano di essere state molestate dalla star francese sul set di due film, nel 2014 e 2021.
La prima donna a denunciarlo è una scenografa cinquantatreenne che sarebbe stata afferrata da Depardieu e bloccata fra le gambe dell’attore, durante la lavorazione di Les Volets verts di Jean Becker, nel 2021. E, in seguito, palpeggiata ripetutamente. Depardieu avrebbe accompagnato tutto questo con una frase allusiva: “Ti pianterò il mio grosso ombrellone nel tuo sesso“. La donna ha parlato di una forza sovrumana dell’attore e del fatto che sia stato necesessario l’aiuto di altre persone per liberarsi. L’equipe del film chiese Dépardieu di scusarsi. Lo avrebbe fatto, ma in seguito dileggiò la donna in continuazione.
La seconda a sporgere denuncia è una donna abusata dall’attore nella sua casa di Parigi, durante un meeting per preparare le riprese del film Le Magicien et les Siamois di Jean-Pierre Mocky del 2014. Aveva all’epoca 24 anni.
Visualizza questo post su Instagram
Ma Depardieu è anche indagato per stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould. Un’altra denuncia, da parte dell’attrice Hélène Darras, risale al 2007, ma il reato è caduto in prescrizione. In totale, oltre tredici donne lo hanno accusato di abusi sessuali. Un’altra attrice, Emmanuelle Debever, lo denunciò per le molestie sul set di Danton, del 1983.
La donna si è suicidata qualche mese fa, gettandosi nella Senna. Nel 2023 Depardieu è stato protagonista di un programma d’inchiesta di France 2, Complément d’Enquete, secondo cui avrebbe rivolti pesanti apprezzamenti addirittura nei confronti di una bimba. Con tanto di filmato.
Eppure, tutto il mondo della cultura francese lo difende in blocco. In 50 hanno firmato una lettera aperta in cui si accusava il linciaggio nei suoi confronti. Tra i firmatari, Carla Bruni-Sarkozy, Charlotte Rampling e Carole Bouquet. Il presidente Macron non si è espresso, ma all’epoca della trasmissione della tv pubblica francese, ha invitato l’opinione pubblica a difendere la presunzione d’innocenza.