Il Sole è nel pieno della sua attività. E se avete davanti agli occhi le immagini delle bellissime aurore boreali avvistate anche in Italia solo qualche settimana fa, sappiate che il fenomeno è destinato a ripetersi a inizio giugno. Ne sono convinti gli studiosi dello Space Weather Prediction Center e della National Oceanic and Atmospheric Administration, gli stessi che avevano avvertito della tempesta geomagnetica che avrebbe colpito la Terra. Anticipando di fatto la presenza dell’aurora boreale.
Come vi avevamo spiegato nel dettaglio qui, la tempesta solare interviene sul campo magnetico terrestre, “deformandolo”. Essa è il frutto di una super attività solare. Ovvero un’esplosione, dovuta al rilascio di energia magnetica accumulata, che libera una grande quantità di energia. Questa espulsione di massa coronale, detta CME, provoca la formazione di venti solari potenti che colpiscono il campo magnetico della Terra. Ciò avviene dalle 24 alle 36 ore successive. E cosa succede quando il campo magnetico terrestre interagisce con il vento solare? Che il nostro campo magnetico risponde emettendo onde elettromagnetiche. Ovvero, dipinge il cielo con pennellate di colore incredibile.
Insomma, ci risiamo. Ci sono ancora cinque espulsioni di massa coronale lanciate da un gruppo di macchie solari eccezionalmente grandi e la CME continuerà quando quella regione solare si riavvicinerà nuovamente alla Terra. Calcolando che il Sole impiega 27 giorni per ruotare attorno al suo asse, potremmo vedere un’altra aurora boreale tra circa due settimane.
Il Sole ha un ciclo di attività di circa 11 anni, che va da un minimo a un massimo. Ora ci stiamo avvicinando al massimo solare. Ovvero, l’astro sta producendo una quantità elevata di energia che dirige verso la Terra. L’ultima tempesta solare ha raggiunto il livello G5, il più alto assegnato dai meteorologi. Ed è stata originata da una macchia solare 15 volte più grande del nostro pianeta.
Anche in questo caso, bisognerà fare attenzione ai dispositivi elettronici, alle linee elettriche e agli strumenti per le comunicazioni radio e navigazione satellitare. La tempesta solare, infatti, può danneggiarli.