Per tutti gli amanti di capelli, più o meno originali, e di un’eleganza old style il Royal Ascot è un appuntamento sportivo e sociale imperdibile. A più o meno dieci chilometri da Windsor, immerso nella brughiera dell’Eastcote, si estende l’ippodromo di Ascot che, una volta l’anno, per una settimana, si prepara ad accogliere appassionati di corse di cavalli, nobili e, ovviamente, l’immancabile famiglia reale britannica. Tutto per un evento sportivo che ha il sapore dei tempi passati e che, per utilizzare un termine tornato in voga grazie alla serie tv Bridgerton, apre la stagione mondana estiva.
Perché, se a ascendere in pista sono dei campioni purosangue con tanto di criniera, ad attrarre lo sguardo sono soprattutto delle usanze provenienti dalla tradizione come la Royal Procession. Una sorta di entrata ufficiale che la famiglia reale compie rigorosamente in carrozza intorno alle 14, poco prima dell’inizio ufficiale delle corse.
Cavalli e monarchia
L’evento nasce formalmente nel 1711 grazie alla volontà della Regina Anna d’Inghilterra. Durante uno dei suoi giri a cavallo trova il luogo perfetto dove esprimere la passione per le corse. Qui, dunque, fa costruire l’ippodromo di Ascot ed organizza la prima corsa, cui partecipano solo 7 cavalli. Dal 1825, poi, l’evento è diventato un appuntamento istituzionale il cui momento centrale è proprio l’entrata trionfale della famiglia reale per assistere alle corse più importanti della giornata.
Le curiosità legato al Royal Ascot
Nonostante i fasti del passato siano decisamente fuori moda, il Royal Ascot rimane comunque un evento molto settoriale in cui si sente il peso della diversità di classe. Questo, in particolare, si riflette nelle zone di accesso che sono divise a secondo del livello sociale ed economico.
La più esclusiva, ovviamente, è la Royal Enclosure. Qui prende posto la famiglia reale e gli ospiti di uno o più membri. Seguono la Queen Anne Enclosure, Village Enclosure e Windsor Enclosure. Tutte a pagamento, anche se la prima è più elitaria mentre l’ultima è la più economica.
Ma come s’intrattengono la famiglia reale e gli altri nobili tra una corsa e l’altra? Tradizione vuole che a farla da padroni siano soprattutto tè e champagne. Attualmente, però, ha preso piede anche quello che può essere definito luxury street-food. In sostanza è possibile pasteggiare con pollo fritto e scones, i tipici biscotti inglesi, accompagnando il tutto con Moët & Chandon. D’altronde l’attesa per scoprire chi si aggiudicherà l’ambito premio in denaro di ben 13 milioni di sterline, tra tutti i purosangue, mette sempre un certo appetito.
Il dress code
Nell’immaginario collettivo, però, il Royal Ascot è rappresentato soprattutto dagli outfit scelti dalle diverse lady presenti, con un’attenzione particolare ai bizzarri copricapi esibiti. In passato, come il film My Fair Lady dimostra, era una vera e propria gara al cappello più grande ed ornato. Peccato, però, che non tutte le signore dell’alta società sono state dotate per la naturale regalità di Audrey Hepburn.
Nonostante questo, però, è bene essere consapevoli che, quando si parla di tradizioni, i britannici non lasciano mai nulla al caso. Per questo motivo il dress code del Royal Ascot è, ancora oggi, dettato da un vero e proprio regolamento stilato da Beau Brummel nel XIX secolo. Tra tutte le aree quella più inflessibile è la Royal Enclosure, dove si trova la famiglia reale. Questo vuol dire che agli uomini è imposto completo blu o grigio da cerimonia, con tanto di panciotto e cilindro.
Come potete notare dalla carrellata di alcuni dei copricapi più stravaganti, del Royal Ascot 2022, le signore, invece, sono invitate ad indossare abiti che coprano spalle e ombelico, nonché cappellino o fascinator. Per gli outfit femminili, però, sono importanti anche le misure. I vestiti e i top, infatti, devono avere spalline di un pollice o più.
Ovviamente nelle altre aree è concesso essere meno formali ma, comunque, l’abbigliamento sportivo è del tutto bandito. E, d’altronde, nessun inglese si sognerebbe mai di partecipare a questo evento in jeans e maglietta. A risentire sarebbe la magia per tutti coloro che desiderano ancora giocare a principi e principesse, anche se per un giorno solamente.
Il Royal Ascot 2024 si chiuderà sabato. Avremo tempo per vedere altre mise memorabili.