Il 5 luglio 1687 Isaac Newton pubblica la sua opera fondamentale Principi matematici della filosofia naturale, comunemente nota come Principia. Un volume che di fatto dà un nuovo impulso alla Fisica, presentando al mondo accademico una forza dal ruolo dirompente: la gravità. E in cui Newton presenta la legge di gravitazione universale, unendo le leggi di Keplero sulle orbite planetarie e gli studi di Galileo. Insomma, un asse portante del pensiero scientifico. Tutto questo, pare, nato da una mela. Ma è verità o leggenda? Un po’ e un po’.
Si dice infatti che Newton si fosse incuriosito al fenomeno della gravità per colpa della caduta di una mela sulla sua testa, mentre stava riposando sotto un albero della sua tenuta a Woolsthorpe. La notizia, per così dire, venne diffusa da Voltaire nel 1733. Ma forse la versione più realistica è quella che comparve in una biografia di Newton scritta da William Stukeley nel 1752.

Stukeley, caro amico dello scienziato, raccolse la cronaca dell’episodio, che in realtà era diverso rispetto alla vulgata della mela caduta in testa. Newton vide solo una mela cadere da un albero. E ciò lo portò a riflettere su cosa portasse gli oggetti verso la Terra. La legge della gravitazione universale non nacque però in quel preciso momento. La mela, sempre che ci sia stata, fu solo un pretesto.
In ogni caso, però, è anche divertente pensare che un umile frutto svolse un ruolo cruciale per la fisica moderna. Perché la mela cadeva sempre verso il centro della Terra? E perché allo stesso modo la Luna non cadeva? Newton ipotizzò dunque la presenza di una forza nuova, la gravità appunto.
La legge della gravitazione universale di Newton, semplificando al massimo, stabilisce che ogni oggetto nell’universo attrae ogni altro oggetto con una forza chiamata “forza di gravità”. Essa dipende dalla massa degli oggetti (maggiore è la massa, più forte più forte è la forza). E dalla distanza fra gli oggetti. Più grande è la distanza tra gli oggetti, minore è la forza di gravità.
La Luna non cade sulla Terra, anche se ha una massa inferiore a quella del nostro pianeta, perché essa, muovendosi lateralmente rispetto alla Terra a una velocità molto elevata, esercita una forza centripeta che si oppone alla gravità terrestre. L’equilibrio tra gravità terrestre e forza centripeta lunare fa sì che il satellite orbiti attorno alla Terra e non cada.