Per afelio e perielio si intende il punto di massima o minima distanza tra la Terra e il Sole. Il perielio si ha quando il nostro pianeta è più vicino al Sole. Al contrario, l’afelio, che è avvenuto proprio ieri, 5 luglio 2024, alle 5:07, avviene quando la Terra è alla massima distanza dal Sole.
I due termini sono stati creati dall’astronomo tedesco Giovanni Keplero (Johannes Kepler) a partire dal latino scientifico aphelium e perihelium. Dal punto di vista linguistico, i due prefissi derivano dal greco apo, ovvero lontano da e peri, intorno a. La seconda parte, elios, significa Sole.
Dunque, perché esistono afelio e perielio? Per rispondere utilizziamo sempre Keplero. Secondo la prima legge di Keplero, infatti, le orbite dei pianeti attorno al Sole non descrivono circonferenze (come si credeva nell’antichità), ma ellissi, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi.
In questo modo, la distanza tra un pianeta e il Sole varia e non resta costante, a volte si accorcia, altre si allunga. Afelio e perielio avvengono sempre nello stesso momento, tutti gli anni? No. Questo perché per la Terra anche la Luna gioca un ruolo fondamentale, poiché a sua volta ruota attorno al nostra pianeta. Il posizionamento del satellite, che sia tra Sole e Terra (Luna nuova) o opposto alla Terra (Luna piena) influisce di alcune migliaia di chilometri sulla distanza tra Terra e Sole. Questo si traduce in una variazione temporale di afelio e perielio.
In linea generale, la Terra raggiunge il proprio afelio tra il 3 e il 7 luglio, circa 2 settimane dopo il Solstizio d’estate. Con la Terra in afelio, la distanza dal Sole è di 152,1 milioni di km (2,5 milioni di km più della sua distanza media).
Com’è possibile che la Terra sia nel punto più lontano dal Sole proprio in estate e all’opposto sia più vicina a esso in inverno? La risposta è che le stagioni non dipendono dalla distanza dal Sole, quando dal fatto che l’asse terrestre, che inclinato di 23°27′, non sia perpendicolare al piano che ospita l’orbita della Terra. I raggi del Sole colpiscono il pianeta in maniera diversa, provocando l’alternanza delle stagioni.