All’inizio degli anni Novanta Whitney Houston e Kevin Costner sono diventati la coppia per eccellenza del grande schermo. Un risultato ottenuto con un solo film ma che ha avuto la capacità di entrare tra i cult movie indimenticabili. Ovviamente si sta parlando di Guardia del corpo che, grazie alla popolarità dei suoi protagonisti, ottiene un incredibile successo al botteghino, facendo sognare il pubblico in un amore tra i due oltre lo schermo.
In realtà tra Kevin e Whitney non scocca la fatidica scintilla ma nasce un sentimento, forse, ancora più duraturo: quello dell’amicizia che, da parte di Costner, si è espressa attraverso una protezione assoluta della sua partner. A ricordare quei momenti è stato lo stesso attore e regista durante la registrazione Armchair Expert, dove ha riservato delle parole colme di dolcezza e rimpianto per la Houston, scomparsa prematuramente nel 2012.
Tutto è partito dal ricordo della lavorazione di The Bodyguard e delle prime fasi. Costner, infatti, vestiva anche il ruolo di produttore e, proprio per questo, “impose” la presenza di Whitney nel film. In sostanza, nutriva per lei un’ammirazione incredibile e sapeva che nessuno avrebbe vestito quel ruolo come la cantante. Il resto del team, però, era piuttosto intimidito dalla sua fama e da tutti gli effetti collaterali di questa.
Per questo motivo Costner chiede alla Houston di rinunciare al suo entourage sul set, promettendole di proteggerla davanti e dietro le telecamere. Così, dunque, è diventato veramente la sua guardia del corpo garantendole una serenità ed una stabilità emotiva, forse, mai provata prima.
C’è stato un momento in cui ho capito quando Whitney è arrivata. Ho detto: ‘Guarda, non puoi avere un entourage, ma se c’è una persona importante per te me ne occuperò io. Si è scoperto essere Robyn Crawford. Ho detto: ‘Robyn starà con te… io non ho un entourage, neanche tu ne avrai uno.’ Ed è così che abbiamo iniziato. Non so cosa fosse , ma abbiamo avuto un momento e mi sono reso conto che il mondo aveva un’idea più alta di chi eravamo, quindi praticamente l’ho abbracciata. Ero la sua guardia del corpo immaginaria. In sostanza, quello che è accaduto tra di noi è stato reale ed ha aiutato a rendere credibile il film stesso.
E da queste parole si può dedurre che, in un modo del tutto personale, Kevin Costner abbia mantenuto una promessa ancora più grande. La stessa espressa nella canzona I Will Always Love you.