Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba è uno dei cult movie di Stanley Kubrick. Uscito nel 1964, in piena paranoia da Guerra Fredda, è tratto dall’omonimo romanzo di Peter George.
Il film racconta di un imminente attacco nucleare all’Unione Sovietica voluto da un generale americano fuori di testa. E scandisce questo conto alla rovescia senza appello nella base dove il piano è ordito, sull’aereo in missione per il bombardamento e nella sala dei bottoni dove gli americani provano a fermarlo. In un vortice surreale e grottesco, gestito alla perfezione da Peter Sellers che interpreta ben tre personaggi: il colonnello Lionel Mandrake, il presidente Merkin Muffley e il dott. Stranamore (ex nazista, riciclatosi come esperto di guerra). Nell’epilogo, l’Olocausto nucleare tanto temuto si compie. E le note di Vera Lynn accompagnano con dolcezza le immagini delle esplosioni.
Il finale originale, però, era decisamente diverso e prevedeva una ridicola battaglia a torte in faccia tra tutti i protagonisti.
Lo rivelò, assieme allo scrittore satirico Terry Souther (che collaborò alla stesura dello script), Peter Bull che nel film interpreta l’ambasciatore sovietico in America Alexei De Sadesky (sì, c’è un riferimento a De Sade):
“Il Dottor Stranamore si concludeva con Peter Sellers, il presidente americano, ed io seduti sul pavimento, mezzi sprofondati nelle torte di crema, che facevamo castelli cantando “For he’s a jolly good fellow” (perché è un bravo ragazzo ndr), e il buon tizio in questione era il sinistro Dr. Stranamore. Questa sequenza venne girata per quasi due settimane e dovette costare diverse centinaia di migliaia di sterline, ma al momento del montaggio Stanley decise che era completamente stonata rispetto al tresto del film e, benché fosse straordinariamente divertente ed efficace, decise di tagliarla. Ha dovuto soffrire molto prima di giungere a questa decisione, ma la sua integrità è tale che scommetto ebbe ragione“.
Secondo Riccardo Aragno, amico di lunga data di Kubrick, pare che la scena sia stata eliminata dopo l’assassinio di John F. Kennedy. Secondo il cineasta, in quel momento storico preciso, mostrare l’aspetto ridicolo del presidente non sarebbe stato appropriato.
Della sequenza, che non è stata distrutta, ma che comunque non sarà mai pubblicata per volere del regista, restano solo pochi scatti fatti da Arthur Fellig e riportati da Archivio Kubrick. Sono uno più bello dell’altro.