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Home » Ambiente » Animali » Giornata mondiale del cane, perché si festeggia il 26 agosto?

Giornata mondiale del cane, perché si festeggia il 26 agosto?

Il 26 agosto si celebra l'International Dog Day, ecco perché è stata scelta la data e a cosa si deve la giornata mondiale del cane.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino26 Agosto 2024
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cagnolone felice
Un cagnolone felice (fonte: Unsplash)
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Si chiama International Dog Day, ma alle nostre latitudini è nota come la Giornata Mondiale del cane. Una celebrazione simbolica che vuol rendere omaggio a quello che viene universalmente riconosciuto come il migliore amico dell’uomo. L’International Dog Day nasce nel 2004 per sensibilizzare sulle condizioni di vita di tanti esemplari che non hanno ancora trovato una famiglia. Quindi, per sottolineare l’importanza dell’adozione rispetto all’acquisto di un cane. Ideatrice della ricorrenza è Colleen Paige, un’attivista statunitense per i diritti degli animali che ha scelto il 26 agosto perché quella è la data in cui, da bambina, ha adottato il suo primo cane, Sheltie. Nata dunque in maniera del tutto arbitraria, la Giornata Mondiale del Cane è diventata nel tempo una festa molto sentita.

Proprio perché il legame tra uomo e cane è uno dei più importanti e belli. Un cane, per sua indole, è un compagno leale e fedele. Sin dall’antichità l’uomo aveva instaurato con questo animale una relazione fortissima. Secondo alcuni studi, i primi cani domestici erano discendenti di lupi che si avvicinavano agli accampamenti umani alla ricerca di cibo e protezione. Gli animali rispondevano affiancando gli umani nelle battute di caccia.

Un cane felice corre nel prato
Un cane felice corre nel prato (fonte: Unsplash)

Da questo primo rapporto utilitaristico, però, la relazione si sarebbe rafforzata sempre di più. Fino a far diventare il cane parte integrante di una famiglia. Esistono nella storia numerosi esempi di dedizione canina nei confronti dei padroni. Uno su tutti, quello di Hachikō, il cane di razza Akita  che, negli anni ’20, continuò ad aspettare il suo padrone alla stazione di Shibuya, a Tokyo, nonostante fosse morto a lavoro (era un professore).  Alla storia di Hachikō Lasse Hallström dedicò un film con Richard Gere.

E non finisce qui. In molte culture, ad esempio quella egiziana, il cane aveva anche un ruolo sacro. Il dio Anubi, per esempio, era il protettore dei morti ed era raffigurato come uomo dalla testa di cane.

Oggi, i cani sono anche al centro di una fiorente attività di marketing: vestitini, cucce, cibo ad hoc. Persino prodotti di bellezza. Dolce & Gabbana hanno da poco lanciato la fragranza per cani Fefé, che tantissimo successo ha ottenuto.

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