Si chiama The Falling Man, l’ha scattata Richard Drew, ed è l’immagine più nota dei tragici attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001. In quel giorno due aerei di linea sono stati dirottati e poi lanciati verso il World Trade Center di New York, causando 2.977 vittime. Una di queste vittime, è la persona immortalata nel tentativo di sfuggire alle fiamme e al fumo causati dallo schianto dell’aereo. Come spesso accade, però, la storia di quell’immagine è legata alla casualità. Quella mattina, infatti, Richard Drew si trovava a Bryant Park per delle foto di moda. Durante i primi momenti dell’attentato, però, riceve dalla sua agenzia l’ordine di andare al World Trade Center. Arrivato sul posto inizia a scattare, colpito soprattutto dalle persone che, in preda alla disperazione, decidono di lanciarsi dalla Torre Nord poco prima che collassi su sé stessa.
Ritornato negli uffici della Associated Press, poi, stampa le foto. Una di queste, chiamata poi The Falling Man, viene venduta al New York Times, che la pubblica il giorno successivo. Immediatamente, però, l’immagine viene criticata, considerandola un’intrusione poco rispettosa in un attimo assolutamente drammatico. Per questo motivo subirà delle censure, venendo debitamente evitata fino al 2007. In quell’anno, infatti, è sempre il New York Times che deciderà di pubblicarla nuovamente.
Ma chi era il protagonista di questo gesto estremo? Molte sono state le supposizioni poi smentite. In effetti non è semplice l’identificazione. A oggi, comunque, la più accreditata sembra essere quella che vede protagonista Jonathan Briley, un tecnico audio e ingegnere del suono di quarantatré anni. L’uomo era affetto da asma e, nel momento in cui gli ambienti hanno iniziato a riempirsi di fumo, sarebbe stato preso da vera disperazione.
Lo scatto è entrato nella Storia a tal punto da ispirare la letteratura successiva come, ad esempio, un personaggio del romanzo Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer e il protagonista di L’uomo che cade di Don DeLillo.