Lawrence d’Arabia si conclude con l’abbandono del consiglio dei reggenti costituito provvisoriamente da Lawrence e dai capi tribù. Giudicato da Faysal un elemento scomodo nelle trattative, il tenente-colonnello si vede costretto ad abbandonare la città di Damasco.
Ispirato al libro autobiografico I sette pilastri della saggezza di Thomas Edward Lawrence, il film è stato dichiarato all’unanimità come uno dei lungometraggi più importanti della storia del cinema, nonché una delle opere più rappresentative degli anni ’60. Nella stagione dei premi 1963, la pellicola si è aggiudicata: 7 premi Oscar, 5 Golden Globe e 3 premi BAFTA.
1935. Mentre percorre in macchina una strada in piena campagna inglese, il tenente colonnello Thomas Edward Lawrence (Peter O’Toole) rimane vittima di un fatale incidente. Al suo funerale svoltosi nella cattedrale di San Paolo a Londra, partecipano diverse importanti personalità della politica, dell’esercito e della stampa.
1915. Durante lo svolgersi della Prima guerra mondiale, il cartografo ed esperto del mondo arabo Thomas Edward Lawrence aggiorna sulla rivista dell’esercito britannico gli spostamenti delle tribù arabe. Vedendovi dei potenziali alleati nella guerra all’impero Ottomano, l’uomo viene presentato dal diplomatico Mr. Dryden (Claude Rains) al generale Murray (Donald Wolfit).
Il compito che gli viene assegnato, è quello di raggiungere il colonnello Harry Brighton (Anthony Quayle) e di redigere un rapporto completo sulle decisioni degli arabi e sul futuro quadro politico. Durante l’attraversata nel deserto, Lawrence scopre che le varie tribù hanno mantenuto intatte le proprie tradizioni. E in qualche modo se ne appassiona.
Scortato da Ali (Omar Sharif) fino all’accampamento dell’emiro Faysal (Alec Guinness), a cui Lawrence suggerisce la creazione di diverse unità mobili per conquistare Damasco. Impressionato dalle conoscenze dell’ufficiale, il principe dà il suo consenso. Pianifica così la presa della roccaforte turca di Aqaba insieme ad Ali. L’impresa di Lawrence, che comprende anche la traversata del deserto del Nefud, popolato dalla tribù degli Howeyat, ha successo. Thomas ottiene il soprannome di Orens in segno di ammirazione.
Conquistata la città, Lawrence raggiunge il Cairo per dare la notizia al comando britannico, presieduto dal generale Allenby (Jack Hawkins). Entusiasta, il generale promuove Lawrence al grado di maggiore, facendo sì che possa formare un’armata araba in appoggio ai britannici. L’uomo, ormai figura di grande carisma, riesce a indebolire gli ottomani. Ed è conquistato dal crescente spirito d’indipendenza del popolo arabo. Le gesta dello stesso Lawrence suscitano l’interesse della stampa mondiale.
Con l’arrivo dell’inverno, le varie tribù abbandonano l’armata per tornare ai propri campi. Lawrence resta con soli venti uomini. Mentre cerca di conquistare la città di Dar’a, viene catturato dalle pattuglie turche. Condotto al cospetto del comandante locale, Lawrence viene molestato. Rilasciato, torna al Cairo. Qui scopre che il governo francese e quello britannico hanno stipulato un trattato per la spartizione territoriale dell’impero ottomano, inclusa l’Arabia. A questo punto Lawrence, persuaso dallo stesso generale Allenby, forma una nuova armata di appoggio per attaccare Damasco.
Tornato presso gli islamici, l’uomo li convince ad adunarsi, iniziando una veloce offensiva per conquistare la città prima dell’esercito britannico. Prende Damasco e istituisce un governo di transizione in attesa dell’incoronazione di Faysal. Purtroppo, le varie schermaglie tra le tribù portano al successivo abbandono della città. Durante una riunione tra Faysal, Allenby e Mr. Dryden, Lawrence è considerato un elemento di disturbo. Amareggiato, torna nel deserto.