Torino è considerata la città del cinema perché è il luogo italiano in cui vide la luce l’industria cinematografica. Vista la sua vicinanza alla Francia, l’influsso dell’arte creata dai fratelli Lumière è stato fortissimo. Non è un caso che il bellissimo Museo del Cinema, si trovi all’interno del monumento simbolo di Torino, la Mole Antonelliana. E che tutti i capolavori del cinema muto italiano siano stati girati proprio nel capoluogo piemontese. A partire da Cabiria di Giuseppe Pastrone, una delle opere più amate da Martin Scorsese. Che proprio questa sera riceverà il Premio Stella della Mole, nel corso di una serata di gala a cui parteciperanno Giuseppe Tornatore, Willem Dafoe, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. E forse Leonardo DiCaprio.
Scorsese ha chiesto da subito di poter visitare gli archivi del museo del cinema. E potrà visionare una copia digitalizzata delle riprese della pellicola di Pastrone, con scene inedite e scarti di lavorazione di valore inestimabile. Nella Mole, che qualche mese fa ospitò la mostra dedicata a Tim Burton, sono esposti i costumi di Gangs of New York. L’idea è quella di creare una collaborazione sempre più forte fra Film Foundation, ente presieduto da Scorsese che si occupa della conservazione e del restauro dei grandi film del passato e Museo del Cinema.
Scorsese, che a novembre compirà 82 anni, è a Torino da sabato scorso, ma non è mai uscito dalla sua stanza d’albergo, l’hotel Principi di Piemonte. Ma non si può dire che sia un uomo stanco. Sta girando la miniserie The Saints, a un documentario sui naufragi delle civiltà antiche sulle coste del Mediterraneo. E ha anche incontrato il Papa a Roma. In programma, un viaggio a Palermo, la prossima settimana, per prendere la cittadinanza onoraria di Polizzi Generosa, paese natale del nonno.